Doppio minimo analisi tecnica. Spieghiamolo semplicemente

doppiominimo

Quando si cerca di effettuare delle previsioni in borsa, è normale cercare di capire quale sarà la direzione dei prezzi. Un esempio lampante di un utile elemento segnaletico di riferimento per l’analisi tecnica è rappresentato dal doppio minimo che vedremo meglio cos’è.

Quanto ci possiamo fidare dell’analisi tecnica?

Due sono le alternative da prendere in considerazione:

  • il mercato non tira come dovrebbe perché ci sono varie variabili che condizionano i sottostanti su cui investire. Le valute sono il classico esempio di come dobbiamo sempre tenere conto non solo dei tassi d’interesse e della propensione degli investitori a spostarsi verso paesi remunerativi, ma anche delle preferenze di politica monetaria dei singoli paesi. Quindi, non ci fidiamo del mercato e teniamo conto molto poco dell’analisi tecnica e di figure come il doppio minimo, il doppio massimo, le candele giapponesi. Preferiamo investire sull’onda dei “rumours” o dei fondamentali.
  • ci fidiamo del mercato e pensiamo anche che i prezzi sintetizzino le informazioni del passato, al punto da essere inevitabile un loro movimento di ritorno. Cerchiamo di spazzare via ogni pregiudizio, tracciamo le nostre soglie di supporto e resistenza dinamiche e procediamo con le nostre previsioni.

Ma cos’è questo “doppio minimo”?

Prendiamo ad esempio un andamento a W. E’ quello che fanno i prezzi:

  • raggiungono la soglia di resistenza ma non riescono a superarla, quindi si ripiegano in basso. Come facciamo a determinare la soglia di resistenza? Dipende dal nostro orizzonte temporale di investimento. Se vogliamo man mano adattare le previsione perché la natura del sottostante lo richiede, allora, stiamo parlando di “soglia di resistenza” dinamica. Ed è quel livello che si tenderà a raggiungere, al più, salvo un cambiamento drastico delle tendenze di mercato (rottura della soglia di resistenza per ipercomprato).
  • Tale movimento di ritorno verso il basso dei prezzi viene fatto per due volte disegnando così la figura del doppio minimo.

Che cosa può succedere ai prezzi dopo? Non lo possiamo dire univocamente ed abbiamo bisogno di altri segnali di analisi tecnica per interpretare il mercato: oscillatori (capire se vi è alta o bassa domanda di mercato di un sottostante), candele giapponesi.

Dove stiamo riscontrando attualmente una figura molto interessante di doppio minimo? Per il cambio euro/dollaro canadese. Perché si propende a pensare che si finisca al rialzo (ci vogliono più dollari canadesi per acquistare 1 unità di euro)? Per le preferenze di politica monetaria dell’Eurozona ed un po’ meno per i fondamentali.

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