Ripristino pin Inps. I rapporti digitali con la P.A.

Un argomento che potrebbe sembrare insignificante il ripristino pin Inps, ma lo è tutt’altro. Già più di 3 anni fa, si richiedeva, anche se non tassativamente, la Pec (la posta elettronica certificata) per avviare la procedura di ripristino Pin Inps, dopo averlo smarrito. Molti utenti si sono trovati in difficoltà e sovente hanno domandato sui vari forum, disseminati sulla rete, come sia possibile fare lo stesso l’operazione di routine di ripristino pin Inps, senza avere la Pec. Ciò era sicuramente possibile, dato che tra i contatti richiesti vi è anche solo il numero di cellulare o un indirizzo e-mail ordinario.

Ma ora ci chiediamo, a partire da questo semplice spunto, che difficoltà ci dovrebbe essere nel farsi la Pec del cittadino?

La P.A. si avvicina al digitale

Ci si è domandati: “Ora che tutto si dematerializza, come facciamo ad essere certi che chi ci contatta non sia una identità falsa?”. Un handicap del genere può presentarsi, a rischio e scapito di chi accetta contatti sconosciuti, in un social ma non assolutamente nei rapporti della p.a.

Siccome è semplicissimo creare e-mail con prestanome e pure se ciò non dovrebbe essere consentito, nulla vieta che la richiesta parta da un’identità fittizia.

Con la P.a. per ogni minimo dettaglio tra i più insignificanti, dal ripristino Pin Inps ad ogni altra esigenza di routine, ciò non deve accadere e, quindi, preferibilmente si richiede la Pec.

Costa qualcosa fare la Posta elettronica certificata del cittadino? No. Basta andare sul sito della P.A. nell’area apposita, firmare il modulo, portare i documenti alla posta e, neanche in un quarto d’ora, avrete subito la vostra Posta elettronica certificata.

Per il resto, ripristinare il Pin Inps è semplicissimo. Ormai, lo si fa sistematicamente, con lo stesso iter logico, anche per le sciocchezze. Arriva un sms o una mail con il codice di sblocco ed il gioco è fatto.