Scrivevamo in un precedente post: “In materia economico-finanziaria, per default si intende l’impossibilità di un individuo di rispettare determinate condizioni contrattuali.
Contestualmente, per rischio default di un Paese si intende la possibilità che quel Paese risulti insolvente come economia facente parte di un sistema di Stati che collaborano tra loro”.
Se a farci pronunciare tali parole fu al tempo il momento di profonda crisi economica italiana, che aveva visto avvicendarsi al governo Silvio Berlusconi e Mario Monti (attuale Presidente tecnico), oggi ripetiamo la definizione di “fallimento” per cercare di capire meglio la situazione di default in Grecia nel 2012.
Rischio di default in Grecia nel 2012
Come per la maggior parte dei Paesi europei, quello che oggi accade in Grecia nasce a causa della profonda e grave crisi economica che dal 2008 attanaglia tutti gli Stati (membri e non) dell’Unione Europea. Ben presto, infatti, anche il governo greco ha dovuto fare i conti con una serie di debiti che hanno comportarono una profonda sfiducia nei confronti del governo. I provvedimenti messi in atto dall’UE, al fine di evitare il rischio default in Grecia nel 2012, non hanno portato giovamento, anzi, la situazione ora è arrivata al punto che la permanenza dello Stato all’interno dell’Unione stessa è profondamente compromessa.
Solo due giorni fa, e mentre nelle strade imperversava la guerriglia (il governo vuole tagliare il salario minimo del 22% e licenziare molti lavoratori), è arrivata dal Parlamento l’approvazione del piano di rigida Austerity senza il quale il Presidente Papademos ha affermato non esista speranza per il futuro del Paese. Il rischio default in Grecia nel 2012 è al momento evitato, ma non scongiurato. Qualora, infatti, tale rischio dovesse diventare certezza, la Grecia sarebbe destinata a un periodo realmente buio, fatto di profonda indigenza e ostinata povertà, e con lei potrebbero declinarsi molti altri Stati membri dell’Unione Europea dall’economia particolarmente debole.
Scongiurare il default in Grecia nel 2012 è interesse di tutti
Mentre tutti ci chiediamo dunque se sia ormai ora di dichiarare il default in Grecia nel 2012, per il Paese ellenico si apre un importantissimo periodo di 20 giorni davvero molto difficili. Le condizioni dell’Eurogruppo, infatti, oltre all’approvazione e alla concretizzazione del piano di austerità, prevedono tagli alla spesa per 325 milioni di euro nel solo 2012.
L’Italia intanto sembra essersi distaccata sempre di più dal modello greco e continua, nonostante il debito e i sacrifici degli italiani, a delineare un piano all’apparenza sostenibile.