E’ da sempre uno dei punti deboli e più controversi del nostro Paese: il lavoro alle donne è poco e mal rappresentato. Poche sono le donne che ricoprono cariche politiche, poche sono le possibilità per esse di far valere i diritti di cui dovrebbero godere per legge, pochi sono gli uomini disposti a tutelarle affinché le cose cambino.
Vittimismo? Retorica? Niente affatto! I dati parlano chiaro.
Rispetto alle quote maschili, infatti, le donne che lavorano sono decisamente meno. Particolarmente al sud, ad esempio, risulta impiegato solamente il 17% delle ragazze e il 34% delle signore. «Serve sostegno alle imprese femminili e facilità di accesso al credito d’imposta per quelle aziende che assumono donne, condizioni di lavoro che possano conciliare i tempi di vita e di occupazione», ha dichiarato alle pagine del Corriere del Mezzogiorno la parlamentare regionale Concetta Raia. Perché lavoro alle donne significa anche permettere loro di essere madri e mogli senza per questo dover penalizzare le entrate finanziarie e la possibilità di fare carriera. Su questo punto, purtroppo, non si è ancora decretato bene e in maniera ottimale.
Il Ministro Fornero e la questione del lavoro alle donne
Con la crisi che sta investendo sempre più il nostro Paese, poi, il problema del lavoro alle donne sembra essersi sensibilmente aggravato. In 15 anni, infatti, le donne avevano conquistato circa 1,7 milioni di posti di lavoro (soprattutto al nord), ma dal 2008 ad oggi hanno incredibilmente perso circa 103mila posti. Nelle industrie, in particolare, il lavoro alle donne si è dimezzato, rendendo l’Italia il penultimo Paese in Europa per quote femminili impiegate.
Secondo il ministro Fornero e l’attuale governo tecnico Monti, però, la soluzione al problema sembrerebbe risiedere nella nuova riforma del lavoro. Grazie agli sgravi fiscali, infatti, il lavoro alle donne sarà fortemente incentivato e le possibilità di occupazioni cresceranno sensibilmente. «Adotteremo riforme coraggiose, un impegno straordinario per migliorare l’utilizzo degli strumenti esistenti, come il Fondo sociale europeo», ha infatti dichiarato la Fornero.
L’importanza del lavoro alle donne in Italia
Sono tutti d’accordo sul fatto che le quote rose nel nostro Paese siano importantissime, ma all’atto pratico in pochi si espongono veramente affinché tale pensiero diventi concretezza.
Maurizio Ferrera, invece, in un libro del 2008, ha ben espresso come sia importante dare spazio all’occupazione femminile. Dare lavoro alle donne, come ripete spesso nella sua opera, è fondamentale non solo per quanto concerne “le pari opportunità e la giustizia sociale, ma anche per la crescita dell’Italia”. Il fattore D è un fattore decisivo di progresso per tutti. In altri Paesi esso ha determinato una crescita globale non indifferente (basti vedere la Cina).