Cosa sono i dietimi di interesse
Quando si parla di dietimi di interesse ci si riferisce agli interessi giornalieri, espressi in valuta e non in percentuale, relativi alle negoziazioni dei titoli di Stato che prevedono l’emissione di particolari cedole. Il Ministero, a tal proposito, ha disposto norme differenti per il mercato primario e per quello secondario.
Come calcolare i dietimi di interesse
Per quanto riguarda il metodo di calcolo dei dietimi di interesse, riportiamo quanto espresso dal sito ebookbrowse.com:
“Per il calcolo del rateo nella negoziazione sul mercato secondario si seguono le convenzioni di mercato (giorni effettivi/giorni effettivi).
Ciò vale anche per il pagamento dei dietimi d’interesse in occasione delle emissioni sul mercato primario nei casi in cui si emettano Titoli di Stato con data di regolamento successiva alla data di godimento (cioè la data da cui iniziano a decorrere la maturazione degli interessi).
Ad esempio, per una tranche regolata il 1° Febbraio e e relativa ad un titolo emesso con data di godimento il 1° Gennaio, si effettuerà il calcolo dei dietimi di interesse tenendo conto dei giorni effettivi compresi tra le due date in rapporto ai giorni effettivi del semestre di riferimento”.
[…]
Il calcolo dei dietimi di interesse ha un’approssimazione di 6 cifre decimali per 1000 euro di capitale, per le emissioni di titoli di Stato effettuati con le aste ordinarie e nelle operazioni di concambio. Sul mercato secondario, nelle emissioni tramite sindacato e nelle operazioni di concambio tramite sistema telematicodi negoziazione si applica, invece, la convenzione di 5 cifre decimali per 100 euro di capitale (pertanto i dietimi di interesse da pagare saranno 0,75824 per 100 euro).
Quando si parla di mutui, specifichiamo, si parla di dietimi di interesse per calcolare gli interessi di mora nei casi in cui si verificano ritardi nel rimborso del finanziamento.