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Perché non bisogna ritirare i soldi dalle banche

ritirare i soldi dalle banche

Il 2011 si era chiuso purtroppo con un gran trambusto scatenato da una fetta di giornalisti e risparmiatori che, preoccupati dalla sempre più incalzante crisi politico-economia, aveva seriamente cominciato a chiedersi se non valesse la pena di ritirare i soldi dalle banche.
Chi infatti, in esse, aveva riposto i risparmi di una vita, il guadagno dei propri investimenti, o anche semplicemente il ricavato dallo stipendio mensile, aveva giustamente paura di veder sfumare tutto nel nulla e di ritrovarsi improvvisamente senza niente.
Molti sono stati, fortunatamente, gli articoli diffusi da un’altra fetta di giornalisti e free lance, più ragionevoli o meno spaventati chissà, che hanno invece spiegato perché non fosse giusto ritirare i soldi dalle banche.
Riassumiamone di seguito i vari “perché”.

Previsioni 2013 buone per l’Italia: chi ancora vuole ritirare i soldi dalle banche?

Nel nostro precedente articolo, abbiamo descritto quelle che sono state le previsioni economiche 2013 per l’Italia e per la zona UE in generale. Da quanto affermato da Olli Rehn, infatti, sembrerebbe che anche per l’anno prossimo la situazione risulterà decisamente  molto fragile, ma, e questo è importante, in lieve miglioramento. L’Italia, in particolar modo, dovrebbe raggiungere il pareggio di bilancio anche solo perpetrando la strada intrapresa quest’anno e senza dunque alcuna manovra correttiva.
Già quanto appena spiegato potrebbe essere un buon incipit per spiegare come mai non bisogna più farsi prendere dal panico, correndo a ritirare i soldi dalle banche.
Perché ciò che segue è quanto stava invece accadendo nel 2011…

Il 2011 si è chiuso con la paura di dover ritirare i soldi dalle banche

L’anno 2011 si era infatti chiuso con la folle paura da parte di tanti risparmiatori di dover ritirare i soldi dalle banche. Sia nelle sedi che nelle filiali, infatti, le interminabili file allo sportello di chi voleva sapere l’ammontare reale del rischio, oltre che il continuo squillare del telefono, simboleggiavano quanto il panico stesse arrivando alle stelle.
Un po’ sulla scia di quanto accaduto anni fa in Argentina, un po’ per quella che è stata la situazione della Grecia, nessuno voleva perdere quanto con sudore era stato accumulato.
Giusto o no che fosse ritirare i soldi dalle banche, comunque, bisogna fare i conti con quella che è la reale impossibilità da parte della banca di restituire subito al cliente i suoi risparmi.
A causa infatti della riserva frazionaria, secondo cui gli istituti di credito sono autorizzati ad avere in cassa solo il 2% dei risparmi versati dai correntisti, è realmente irragionevole la corsa allo svuotamento dei conti correnti: il resto di quanto versato dai risparmiatori viene vincolato o prestato.
Di conseguenza, se tutti corrono a ritirare i soldi dalle banche, solo 2 persone su 100 saranno soddisfatte e il risultato sarà un grave peggioramento della situazione economico-finanziaria. Ciò che forse conveniva fare era magari investire il proprio denaro in immobili o in oro fisico, ma non correre a ritirare i soldi dalle banche.

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