La cedolare secca sugli Affitti 2011, viaggerà online: l’Agenzia delle Entrate ha infatti messo a punto un software, che pubblicherà nei prossimi giorni, che consentirà ai titolari di immobili in locazione di poter scegliere in merito alla Cedolare secca, optando per la tassa piatta (21% canoni liberi, 19% quelli concordati), o la tassazione ordinaria, che cresce insieme alle aliquote Irpef.
Cedolare Secca sugli Affitti 2011, molti ancora i dubbi
Sono ancora i dubbi che l’Agenzia delle Entrate sarà costretta a sciogliere entro i prossimi giorni: l’acconto 2011 della Cedolare Secca sugli Affitti potrebbe imporre a molti contribuenti il ricalcolo degli acconti Irpef, in quanto dall’Irpef va scorporata la quota derivante da reddito di locazione, sulla quale va applicata la cedolare secca sugli affitti 2011.
Calcolo Cedolare Secca sugli Affitti 2011
Il sole 24 ore ha reso disponibile questa pagina, attraverso la quale il contribuente può effettuare il Calcolo della Cedolare Secca sugli Affitti 2011, interagendo con le sei variabili possibili (tipo di contratto, reddito annuo, canone, inflazione, addizionali comunali e regionali). Cliccate inoltre qui per conoscere i documenti utili per chi opta per la cedolare secca sugli affitti. Ricordiamo comunque che
Con il regime ordinario, negli affitti a canone libero l’imponibile è rappresentato dall’85% del canone pagato dall’inquilino; negli affitti a canone concordato l’imponibile è rappresentato dall’59,5% del canone pagato dall’inquilino; Nel caso della cedolare invece l’imponibile è pari all’intero canone pattuito nel contratto, sia libero sia concordato.
Chi riguarda la Cedolare Secca sugli affitti?
Riguarda solo le locazioni ad uso abitativo i cui proprietari sono soggetti privati. Occhio alle sanzioni fiscali, che sono quadruplicate, e il canone verrà ridotto sino a tre volte la rendita catastale in caso di mancata registrazione. La Cedolare Secca sugli affitti potrebbe, in alcuni casi, rivelarsi un pericoloso boomerang.
Cedolare Secca sugli affitti 2011: conviene?
In sintesi, la cedolare secca sugli affitti produce benefici e risparmio a chi dispone di un reddito alto, ma potrebbe creare una maggiore tassazione per chi ha accettato un canone “calmierato” ed ha reddito basso.
Non conviene per redditi inferiori ai 15.000 euro, inizia a diventare conveniente a partire da un reddito di 28.000 euro, molto più per i canoni liberi. Nel caso di redditi molto alti, con Irpef al 43%, l’aliquota 20% della Cedolare può comportare un risparmio fino a 1.665 euro. In questi casi, la Cedolare Secca sugli Affitti 2011 rappresenta una manna dal cielo.
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