Ormai purtroppo da moltissimo tempo, fonte di grande preoccupazione per aziende e imprese è sicuramente la spinosa questione dei ritardi nei pagamenti pubblici.
Soprattutto a discapito di quelle che sono le piccole e medie imprese, infatti, tali ritardi nei pagamenti pubblici da parte della P.A. rischiano di mettere seriamente in crisi un settore che già di suo non sta attualmente navigando in acque del tutto tranquille.
Alla fine del 2011, infatti, i suddetti tempi previsti per il pagamento si aggiravano tra un minimo di 92 giorni e un massimo di 664 giorni (circa 2 anni!!!), per un ammontare che risulta ancora oggi essere il doppio rispetto a quanto si verifica negli altri Paesi dell’Unione Europea.
Le ragioni dei ritardi nei pagamenti pubblici
Ma come mai sussistono tanti e tali ritardi nei pagamenti pubblici alle imprese e alle aziende italiane (che ricordiamo ammontano a circa 37 miliardi di euro)? Come mai la Pubblica Amministrazione fa aspettare così tanto prima di elargire il dovuto compenso? Principalmente, la causa più seria è per lo più attribuibile ai tempi di emissione dei certificati e dei mandati di pagamento da parte delle stazioni appaltanti, che risultano essere decisamente molto lenti. Considerando che nella Pubblica Amministrazione le pratiche burocratiche sono da sempre note per un certo procedere incerto, è facile giungere alla questione del problema.
Le conseguenze disastrose dei ritardi nei pagamenti pubblici
E mentre i dati relativi alla situazione delle imprese italiane sono ben più che allarmanti (31 fallimenti ogni giorno per un totale di circa 50mila posti di lavoro persi), il nuovo Decreto Crescita 2012 promette un serio impegno nella lotta a quelli che sono i ritardi nei pagamenti pubblici.
Solo qualche mese fa, all’inizio del 2012, ogni decisione in merito sembrava essere stata rinviata, ovviamente con grande sconcerto di Confapi Campania, che con una nota aveva definito “gravissima” la decisione presa dal Governo Monti.
Speriamo dunque di assistere nel futuro a tempi meno difficili per le imprese del nostro territorio e di vedere finalmente annullati i famigerati ritardi nei pagamenti pubblici.