La deducibilità delle spese di rappresentanza è possibile solo se le spese in questione rispecchiano determinati criteri. In primo luogo, infatti, esse devono essere caratterizzate dalla mancanza di un corrispettivo e quindi da gratuità, devono essere attuate con finalità promozionali e/o di pubbliche relazioni e devono rispondere a determinati requisiti di ragionevolezza e coerenza (Legge Finanziaria per il 2008 e Decreto del Ministero dell’economia e delle finanze del 19 novembre 2008).
Ma in cosa consistono esattamente queste spese? E come bisogna comportarsi in merito alla deducibilità delle spese di rappresentanza?
Tutto sulla deducibilità delle spese di rappresentanza
Come premesso, la deducibilità delle spese di rappresentanza riguarda tutte quelle spese che l’azienda effettua per attrarre a sé un maggior numero di clienti. Pubblicità da cui non deriva alcuna forma di corrispettivo, gadget riportanti il marchio dell’azienda, meeting e cene gratuite per il cliente, viaggi turistici: queste, e molte altre ancora, infatti, risultano essere quelle uscite che per l’azienda valgono poi per la deducibilità delle spese di rappresentanza.
Anche l’eventuale erogazione gratuita di beni e servizi può rientrare nella deducibilità delle spese di rappresentanza, ma solo queste vengono attuate con una finalità promozionale o di pubblica relazione.
Dichiarazione dei redditi e deducibilità delle spese di rappresentanza
Per poter parlare di deducibilità delle spese di rappresentanza è necessario che le suddette spese (deducibili nell’anno in cui vengono sostenute) risultino congrue rispetto al totale dei ricavi. Per l’esattezza, esse risultano pari all’1,3% dei ricavi se i ricavi non sono superiori a 10 milioni di euro.
Per quanto si ricava invece dai 10 milioni fino ai 50 milioni di euro si parla dell0 0,5%, e per quanto si ricava sopra i 50 milioni di euro esse risultano pari allo 0,1%.
In merito infine alla dichiarazione dei redditi relativa alla deducibilità delle spese di rappresentanza, bisogna effettuare una variazione in aumento che sia pari all’ammontare totale delle spese di rappresentanza del conto economico e una variazione in diminuzione che sia pari all’ammontare delle spese di rappresentanza deducibili.