Nasce l’Aspi, la nuova Assicurazione sociale per l’impiego. L’Aspi 2013 è una prestazione previdenziale a tutti gli effetti che garantirà un intervento economico per i casi di disoccupazione successivi al 1° gennaio 2013 sostituendo l’indennità di mobilità e di disoccupazione.
Aspi 2013: a chi è rivolta?
L’Aspi 2013 si rivolgerà a tutti i lavoratori dipendenti del settore privato e pubblico in possesso di un contratto non a tempo indeterminato. La condizione per l’attivazione dell’Aspi 2013 è aver perso il lavoro per cause indipendenti dalla propria volontà e quindi vengono esclusi dall’Aspi 2013 in maniera intuibile i lavoratori che hanno rassegnato le dimissioni o che hanno rescisso consensualmente il contratto. Possono accedere all’Aspi 2013, invece, artisti ed apprendisti.
Aspi 2013: chi ne rimane fuori
Non possono richiedere l’attivazione dell’Aspi 2013 i collaboratori coordinati e continuativi, vale a dire i co.co.co, e i lavoratori agricoli.
Alcune ulteriori condizioni di accesso sono: presentare minimo due anni di assicurazione o anche uno solo di contribuzione nell’arco del biennio precedente all’inizio del periodo di disoccupazione.
L’Aspi 2013 è calcolata in questo modo: se l’imponibile degli ultimi due anni non supera i 1180 euro, l’Aspi 2013 equivarrà al 75% dello stipendio, invece, con imponibile superiore a 1180 euro, allora l’Aspi 2013 sarà pari al 75% dello stipendio cui sarà sommato il 25% della differenza rispetto ai 1180 euro.
L’Aspi 2013 ha una durata di 1 anno per lavoratori di età inferiore ai 55 anni e di 1 anno e mezzo per i lavoratori con più di 55 anni.