Di seguito nell’articolo che state leggendo, provvederemo quanto più chiaramente possibile a descrivere cosa succederebbe nel caso in cui un contribuente si trovasse nella situazione di ricevere le cosiddette cartelle pazze Equitalia 2013.
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In caso la parte debitrice, a seguito della ricezione di una delle cartelle pazze Equitalia 2013, presentasse una contestazione (magari a fronte dell’arrivo di una cartella esattoriale caduta in prescrizione da anni) e nel caso in cui l’ente a cui essa si è rivolta mancasse di fornire una risposta, è finalmente previsto l’annullamento automatico della riscossione: questo, del resto, è quanto è stato votato qualche settimana fa dalla Commissione Finanze del Senato.
In questo modo, dunque, anche per quanto riguarda le cartelle pazze Equitalia 2013, funzionerà nella maniera che provvederemo a descrivere di seguito in questo articolo.
Come funzionerà: le cartelle pazze Equitalia 2013
Qualora il contribuente ricevesse quindi una delle cosiddette cartelle pazze Equitalia 2013, egli potrebbe presentare, entro 90 giorni dalla data della ricezione, una dichiarazione atta a contestare la correttezza della suddetta notifica.
A sua volta, l’ente cui egli si è rivolto ha 10 giorni di tempo per valutare il problema in questione e due mesi di tempo per dare un’adeguata risposta.
Cosa succede in caso di cartelle pazze Equitalia 2013
Riassumendo e concludendo, dunque, nel caso in cui si siano ricevute cartelle pazze Equitalia 2013 e non sia pervenuta alcuna risposta entro 220 giorni dalla notifica e a seguito dell’iter descritto nel paragrafo precedente, il ddl approvato dalla Commissione Finanze del Senato prevede l’annullamento di diritto per quanto riguarda le suddette cartelle esattoriali.