L’inflazione 2013 è destinata a scendere. Una buona notizia per le famiglie italiane che nell’anno appena concluso hanno dovuto combattere contro la crisi acuita nella sua percezione anche dall’aumento dell’inflazione. L’inflazione 2013 dovrebbe scendere sotto il valore medio del 3% fatto registrare nel corso del 2012, valore medio che ha toccato anche punte del 4,3% per quanto riguarda i generi alimentari.
L’inflazione 2013: la previsione di Unioncamere
L’inflazione 2013 è destinata rapidamente a scendere sotto il 2%. Rapidamente significa che i primi benefici in merito al calo dell’inflazione 2013 dovrebbero essere evidenti per le famiglie nel giro di due mesi. Il rapporto dell’Osservatorio “Prezzi e mercati” di Unioncamere lascia ben sperare ma non per lungo tempo. Di fatto dall’indagine condotta in merito all’andamento dell’inflazione 2013 si evince che sì l’inflazione 2013 scenderà – e non di poco – entro due mesi, ma gli effetti benefici non dureranno a lungo causa Iva.
Inflazione 2013: che succederà nel secondo semestre?
L’inflazione 2013 in calo porterà benefici fino alla prossima estate, perché a partire dalla seconda metà del 2013 l’andamento medio dei prezzi sembra destinato a risalire a causa dell’aumento dell’Iva.
Il legame negativo tra aumento dei prezzi, blocco dei salari e aumento dei consumi (come l’impennata registrata nel settore dell’energia) dovrebbero fortunatamente decrescere sensibilmente e favorire la diminuzione dell’inflazione 2013. Del resto le famiglie ne potranno approfittare fino all’estate perché l’aumento dell’Iva dal 21% al 22% programmato per il prossimo 1° luglio innescherà di nuovo la dinamica dei prezzi che riporterà l’inflazione 2013 a livelli di nuovo molto alti.