Le detrazioni fiscali per le stufe a pellet sono ancora in vigore. E, in più, sono detrazioni fiscali facili da attivare. La fonte è il Decreto crescita di fine luglio scorso che ha portato due benefici in materia di agevolazioni fiscali per le stufe a pellet. I benefici infatti consistono e nell’aumento del periodo in cui è possibile godere delle detrazioni fiscali per le stufe a pellet, che nella percentuale di detrazione (aumentata rispetto alle precedenti).
Ancora 6 mesi per le detrazioni fiscali per le stufe a pellet
In cosa consistono nel detrazioni fiscali per le stufe a pellet: il testo del Decreto crescita è chiaro e individua nel periodo compreso tra il 26 giungo scorso e il 30 giugno 2013 un lasso temporale di un anno in cui “per le opere finalizzate al conseguimento di risparmi energetici e allo sfruttamento delle fonti rinnovabili di energia sia prevista fiscale del 50%”.
Le differenti percentuali nelle detrazioni fiscali per le stufe a pellet
Va anche sottolineato che c’è stato un forte aumento nell’ambito delle detrazioni fiscali per le stufe a pellet in quanto la precedente percentuale era del 36%. Da qualche parte si parla anche di detrazioni fiscali per le stufe a pellet pari al 55% ma l’ulteriore sconto è condizionato ai casi in cui l’installazione delle stufa a pellet sia compresa nell’ambito di un intervento più ampi di riqualificazione globale dell’edificio in questione.
Per attivare le detrazioni fiscali per le stufe a pellet bastano pochi accorgimenti: pagamenti effettuati tramite bonifico bancario o postale con beni evidenziati causale del versamento, codice fiscale di chi effettua il pagamento, codice fiscale (o partita Iva) di chi riceve il pagamento.