Certificati di debito BCE: si tratta di titoli che la Banca Centrale Europea utilizza per venire incontro a quei Paesi che sentono maggiormente la crisi economica e che vanno avanti grazie all’emissione dei titoli di Stato per consolidare la propria Economia. In particolare, quando sul mercato internazionale i titoli iniziano ad avere rendimenti troppo elevati a causa dello spread, per garantire stabilità si emettono i certificati di debito BCE. Come funzionano?
I certificati di debito BCE in Europa
Questi titoli sono a disposizione in tutta Europa grazie alle Banche Centrali Nazionali, ovvero alle sedi nei vari Paesi della BCE. Oltre alla classica emissione dei titoli, la BCE può decidere di emettere titoli per contingenze straordinarie: è quello che è successo con l’emissione dei certificati di debito che hanno permesso ai titoli di Stato italiani e spagnoli di risollevarsi, nonostante lo spread molto elevato (allora si erano superati i 500 punti base). I certificati di debito funzionano in modo molto simile ai titoli di Stato: gli investitori scelgono l’Europa per prestare del denaro. Alla scadenza del titolo, chi investe ottiene un rendimento dalla BCE. L’investimento è nel breve periodo: infatti, i certificati di debito hanno una durata massima di 12 mesi, che non può essere prorogata anche se l’Economia non è delle migliori. Con questo denaro si investe sulle situazioni di crisi, a patto che i Paesi membri che ricevono il finanziamento dalla BCE diano garanzie dal punto di vista strutturale. In Italia, per esempio, è stato chiesto di rendere più stabile l’Economia con le misure di austerity.
L’uso dei certificati di debito BCE per salvare l’Economia nazionale
I certificati di debito non sono solo dei titoli che servono all’Europa per ripianare i debiti, ma sono la linfa della UE: i Paesi che usano i soldi così ricavati ne rispondono direttamente, al pari di un protestato che non paga le rate (anzi, molto peggio, visto che a pagarne le conseguenze sono milioni di persone…).