Come funziona il Riccometro 2013: si tratta di un nuovo strumento messo a punto dall’Agenzia delle Entrate accanto al redditometro. Ecco come funziona il Riccometro 2013 secondo le nuove direttive e il nuovo ISEE che verrà utilizzato dagli italiani per richiedere sussidi ed agevolazioni.
Come funziona il Riccometro 2013 secondo le stime dell’Agenzia delle Entrate
Tutto parte per gli italiani dal nuovo modello ISEE da utilizzare: tra le voci troveremo costi necessari per una famiglia secondo l’Agenzia delle Entrate (come le bollette della luce, del gas e dell’acqua, per esempio). Queste voci determineranno il vostro profilo fiscale. Una volta ottenuti questi dati, si potrà valutare se le tasse o le agevolazioni applicate alla famiglia messa sotto la lente di ingrandimento del fisco siano in regola o se è il caso di avviare un accertamento fiscale. Come funziona il Riccometro 2013 in concreto? L’Agenzia delle Entrate verificherà tutti i beni mobili ed immobili in possesso della famiglia, le spese, i titoli in cui la famiglia ha investito, ecc. Successivamente, confronterà questi dati con le nuove scale di equivalenza applicate. In passato, infatti, erano equiparate sia le persone che avevano reddito zero, sia quelle che avevano un reddito minimo (da 300 euro al mese, per esempio), perché avevano la stessa scala di equivalenza. Con il nuovo strumento verranno applicati valori diversi in base al reddito e alle spese. Il provvedimento nasce dall’esigenza di stroncare il fenomeno dei “falsi poveri”, ovvero di quegli italiani che cercano in ogni modo di evadere il fisco intestando ad altri membri della famiglia beni di lusso, avendo così a disposizione agevolazioni e sussidi (e negandoli a chi ne ha veramente bisogno).
Come funziona il Riccometro 2013 per gli italiani
Come funziona il Riccometro 2013 non cambierà la vita agli italiani onesti, che dovranno solo dare qualche dato in più per poter ottenere le agevolazioni alle quali comunque hanno diritto. Ben diversa la situazione di chi evade…