La stabilizzazione dei tassi di cambio è l’obiettivo principale per le economie più industrializzate al mondo. E, ovviamente, diventa la mission fondamentale intorno alla quale si confronteranno i ministeri dell’economia dei paesi più industrializzati al mondo. Possiamo però iniziare a dire che un obiettivo comune in materia di stabilizzazione dei tassi di cambio c’è: si tratta di stroncare sul nascere una eventuale guerra valutaria.
La stabilizzazione dei tassi di cambio contro una guerra valutaria
In effetti la stabilizzazione dei tassi di cambio al livello mondiale è da un lato il primo passo per porre fine a qualsiasi incipiente tentativo da parte di una qualsiasi economia nazionale di rivalutare o deprezzare la propria valuta a fini esclusivamente di lucro. Ma, in secondo luogo, la stabilizzazione dei tassi di cambio è il tema caldo dell’economia mondiale: proprio sulla stabilizzazione dei tassi di cambio, di fatto, si incontreranno e, forse, si scontreranno gli apparati burocratici dei rappresentanti del G7. L’obiettivo per i Paesi del G7 è quello di produrre un documento comune in materia di stabilizzazione dei tassi di cambio prima del prossimo fine settimana, quando si apriranno i lavori del G20 a Mosca.
I lavori di G7 e G20 sulla stabilizzazione dei tassi di cambio
La necessità di un accordo comune per quanto concerne la stabilizzazione dei tassi di cambio è duplice: da un lato il consensus dei rappresentanti del G7 rappresenterebbe un segnale di forza per le economie nazionali che trainano il cosiddetto Nord del Mondo, dall’altro rendere pubblico un accordo del genere sulla stabilizzazione dei tassi di cambio da parte dei G7 poco prima dell’inizio dei lavori del G20 significherebbe indirizzare in maniera forte e coesa il lavoro del G20 stesso in materia di stabilizzazione dei tassi di cambio.