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Il rimborso IVA per la tassa sui rifiuti

rimborso IVA per la tassa sui rifiuti

Del rimborso IVA per la tassa sui rifiuti abbiamo già parlato in un precedente articolo, eppure, dato il grande interesse che l’argomento continua a suscitare tra il popolo della rete, torniamo oggi ad affrontare la questione cercando di attualizzarla quanto più possibile.
Nel nostro precedente post, datato al 13 marzo 2012, dicevamo di come dopo mesi e mesi di sentenze e proteste, fosse finalmente possibile richiedere il rimborso IVA per la tassa sui rifiuti.
Ma vediamo con esattezza i termini esatti con cui lo scorso 9 marzo 2012 si è espressa la Corte di Cassazione.

Cosa dice la Corte di Cassazione in merito al rimborso IVA per la tassa sui rifiuti

Essendo la TARSU un’entrata tributaria non aggravabile da IVA (non costituisce infatti alcuna entrata patrimoniale), la Corte di Cassazione ha deciso la possibilità di presentare al Giudice di Pace un’istanza relativa al rimborso IVA per la tassa sui rifiuti. Con tale istanza, per la precisione, si chiede la restituzione del 10% per 10 anni retroattivi dell’Iva pagata. Per quanto ha riguardato il 2012 appena conclusosi, il modulo IRT relativo al rimborso IVA per la tassa sui rifiuti poteva essere presentato dal giorno lunedì 12 marzo fino al giorno 30 del corrente mese. Gli utenti, dunque, potevano richiedere il modulo e presentarlo all’apposito Sportello del Contribuente.
Secondo i primi, approssimativi calcoli sul rimborso IVA per la tassa sui rifiuti, la Pubblica Amministrazione potrebbe dover rimborsare con circa 520 euro ogni famiglia e con oltre 4.000 euro ogni impresa.
Resta solo da vedere cosa accadrà col cambio di governo ormai alle porte!

Il rimborso IVA per la tassa sui rifiuti nel 2013

Per il 2013 appena iniziato, invece, sono previsti importanti cambiamenti per quanto riguarda la TARSU e, di conseguenza, il rimborso IVA per la tassa sui rifiuti.
La vecchia imposta sui rifiuti solidi urbani, infatti, verrà sostituita dalla Tares, Tassa sui rifiuti e sui servizi, che finirà per accorpare in un’unica tassa i contributi per le gestione, la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti. Per maggiori informazioni, leggete il nostro precedente articolo sulla Tares.

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