L’Italia contro le agenzie di rating. Non solo a parole o non solo nei contenuti dell’agenda politica di un qualche candidato, ma, piuttosto, nella realtà dei fatti. E quindi Italia contro le agenzie di rating anche nei corridoi di un tribunale nonché dinanzi a un giudice. La vicenda non è nuova, ma negli ultimi giorni sono arrivati proficui aggiornamenti in merito alla vicenda Italia contro le agenzie di rating.
L’Italia contro le agenzie di rating: doppia inchiesta
Iniziamo dalla ricostruzione dei fatti: si può parlare di Italia contro le agenzie di rating per quanto riguarda l’inchiesta avviata a suo tempo dalla Procura Generale della Corte dei Conti del Lazio in merito al declassamento del rating sovrano italiano. E, soprattutto, si può parlare di Italia contro le agenzie di rating perché sta andando avanti un secondo filone di inchiesta – condotta questa volta dalla Procura di Trani in collaborazione con la polizia tributaria di Bari. Ci restano due punti da capire: il merito della questione Italia contro le agenzie di rating a cosa si riferisce e quali sono le agenzie di rating coinvolte.
L’Italia contro le agenzie di rating: danno da 120 miliardi
L’oggetto della questione Italia contro le agenzie di rating riguarda i report delle agenzie di rating messi in circolazione da Standard & Poor’s, Moody’s e Fitch tra i mesi di maggio e di novembre del 2011 che contenevano una vera e propria allerta nei confronti della situazione italiana definita apertis verbis ad elevato rischio sul debito italiano. E, a questi report, seguì una duratura e incontrollabile impennata dello spread. Il fulcro della vicenda legale Italia contro le agenzie di rating si racchiude nel calcolo di un danno per lo Stato italiano pari a 120 miliardi di euro.