La crisi dell’industria italiana non conosce soste. Può sembrare un’affermazione scontata o non contestualizzata, ma, purtroppo, in questa occasione, sono i dati a confermare la crisi dell’industria italiana. I dati cui facciamo riferimento nell’occasione sono i dati pubblicati dall’Istat nel suo classico report mensile che ha evidenziato, per l’appunto, il perpetrarsi della crisi dell’industria italiana.
La crisi dell’industria italiana: i numeri
Esaminiamo i dati. A conti fatti i dati più indicativi in tema di crisi dell’industria italiana sono il fatturato e gli ordini. E, purtroppo, parliamo di crisi dell’industria italiana perché sia fatturato che ordini sono in netto calo. La stima Istat cui facciamo riferimento, infatti, indica un crollo delle vendite dell’ultimo mese su base annua pari al 5,4%. Ed ancora, un altro indicatore della crisi dell’industria italiana è la flessione degli ordinativi che nell’ultimo mese ha toccato il 4% su base annua. A complicare il quadro c’è il fatto che si tratta di indicatori della crisi dell’industria italiana ormai in calo da molto tempo: nella fattispecie, per quanto riguarda il calo delle vendite, stiamo parlando del nono calo di fila. E, per quanto concerne la flessione degli ordinativi, abbiamo a che fare con il tredicesimo calo consecutivo.
La crisi dell’industria italiana: chi sta peggio
Nell’ambito della crisi dell’industria italiana, in maniera intuibile, ci sono dei settori che soffriranno di più e altri più impermeabili alle dinamiche italiane e alla congiuntura internazionale. Purtroppo, quando si deve scegliere un settore che nell’ambito della crisi dell’industria italiana sta soffrendo più di tanti altri comparti dell’economia nazionale, il pensiero corre al settore automobilistico. La crisi dell’industria italiana per il settore automobilistico si è palesata con un crollo del fatturato pari all’11% ed una flessione degli ordinativi equivalente al 7,3%.