L’asta CTz 2013 si è da poco conclusa eppure è molto probabile che se ne parlerà ancora per qualche tempo. E, purtroppo, non perché facciamo riferimento ad un’asta CTz 2013 particolarmente fortunata, ma piuttosto perché, nei fatti, si è trattata di una delle peggiori tra l’asta CTz 2013. Si tratta di una delle peggiori performance di questo titolo prendendo come riferimento un arco temporale di minimo dieci anni e più.
L’asta CTz 2013: gli interessi
Cominciamo come è nostra ormai buona abitudine da molto tempo dai dati relativi all’asta CTz 2013. In occasione della più recente asta CTz 2013, due giorni fa per la precisione, i CTz sono stati collocati dal Ministero dell’Economia ad un tasso di interesse pari all’1,167 per cento. Ci rendiamo conto della performance negativa dei titoli CTz, se non facciamo parte del ristretto campo degli addetti ai lavori, solo se riusciamo a confrontare la collocazione dei CTz quest’anno e quella dell’anno precedente: questa asta CTz 2013 ha portato a 58 punti base in meno. Il lato positivo dell’ultima asta CTz 2013 riguarda di contro la quantità di titoli CTz collocati sul mercato, vale a dire una quantità assolutamente assimilabile a quella collocata durante la precedente collocazione sul mercato.
L’asta CTz 2013: che cosa sono
Occorre però, seppur in potentissima sintesi, spendere due parole chiarificatrici in merito all’oggetto di un’asta CTz 2013, vale a dire occorre spiegare che cosa sono i titoli CTz. I titoli CTz sono titoli di Stato a tutti gli effetti: a dire il vero si tratta della forma più recente di titolo di Stato collocato in Italia nel corso del 1995. L’acronimo CTz sta per Certificato del Tesoro Zero Coupon e indica un titolo di Stato che dura 24 mesi e non prevede l’emissione di nessuna cedola intermedia se non la riscossione dell’interesse alla fine dei 24 mesi.