Il taglio dei tassi (ci riferiamo ai Tassi BCE) è avvenuto. Ovviamente, in maniera intuibile, ci stiamo riferendo al taglio dei tassi della Banca Centrale Europea (noti semplicemente come i Tassi BCE) che, come si dice in occasioni del genere, ha abbassato il costo del denaro. Ovviamente il taglio dei tassi (non dei Tassi Cambio) da parte di una Banca Centrale e, nella fattispecie, per quanto concerne la BCE rappresenta sì una mossa di natura macroeconomica, ma taglio dei tassi rimane pur sempre una di quelle operazioni che ha ricadute anche nell’ambito dell’economia reale. E sono quelle le più agognate all’interno dell’Eurozona.
Il taglio dei tassi della BCE: i dati
Cominciamo dai fatti, vale a dire dal taglio dei tassi da parte della Banca Centrale Europea. La BCE ha effettuato un taglio di 25 punti base scendendo così dalla misurazione precedente pari allo 0,75 per cento fino all’attuale 0,50 per cento. La dinamica è questa: quando la BCE ha tagliato di 25 punti base il tasso di interesse, il tasso sulle principali operazioni di rifinanziamento effettuate a favore dei singoli istituti di credito è sceso allo 0,50%. Ovviamente il nostro discorso vale per i Tassi BCE e non per Tassi Euribor 3 Mesi nè per i Tassi di Cambio Giornalieri. Ad una prima lettura non appare di certo un taglio dei tassi di portata epocale, ma il dato assume rilevanza maggiore se ci rendiamo conto che l’attuale misurazione rappresenta il minimo storico in materia.
Il taglio dei tassi della BCE: alcune considerazioni
Inoltre dobbiamo sottolineare anche qualche altro elemento empirico in merito al taglio dei tassi senza scomodare l’Osservatorio Tassi: che quello di settimana scorsa è stato il primo taglio dei tassi da più di 9 mesi e che la ricaduta di un’operazione del genere sull’economia reale è certa, ma, certamente, non è immediata. Anche perchè il taglio dei Tassi BCE rappresenta una di quelle mosse su cui più volta la classe politica di differenti Paesi all’interno dell’Eurozona ha cercato di fare pressione nei confronti della BCE.