Il modello contratto di locazione ad uso abitativo può risultare estremamente utile come, del resto, altrettanto utili sono delle piccole informazioni di base in merito alle regole fondamentali che non si possono dimenticare al momento della stesura di un Contratto di Affitto Uso Abitativo. La prima considerazione da fare in merito è quella che si riferisce alla normativa di legge che disciplina la stesura dei contratti di locazione: quando parliamo infatti di Contratti Locazione Ad Uso Abitativo dobbiamo comprendere che tutto dipende dalla legge n. 431 del dicembre del 1998 che ha preso il posto del famosissimo equo canone che precedentemente regolava il Modello Contratto Locazione Privati.
Il modello contratto di locazione ad uso abitativo: la legge
Allo stato delle cose esistono due differenti tipologie di modello contratto di locazione ad uso abitativo: da un lato si parla di contratto a canone libero e dall’altro di contratto a canone concordato. Nel primo caso il Modello Contratto Locazione Abitativa prevede un accordo tra proprietario ed inquilino in cui le parti stabiliscono in modo libero sia l’ammontare del canone mensile che altre condizioni di base del contratto: unico obbligo la durata fissata in 4 anni più 4. Nel secondo caso, invece, il modello contratto di locazione ad uso abitativo prevede che il canone e le condizioni di base del contratto siano decise da accordi territoriali stipulati tra organizzazione di inquilini e proprietari.
Il modello contratto di locazione ad uso abitativo: le possibilità
Nell’ambito del modello contratto di locazione ad uso abitativo esistono anche altre due tipologie di Modulo Contratto di Locazione che è corretto, per completezza di informazione ricordare. In effetti, nella fattispecie, stiamo facendo riferimento alle modalità quali l’uso transitorio e l’uso destinato agli studenti universitari che prevedono delle condizioni di base differenti (oltre a una differente durante e un differente canone) rispetto al modello contratto di locazione ad uso abitativo.