L’archivio VIES, il cui acronimo sta per VAT Information Exchange System, è un sistema informatizzato istituito con lo scopo di consentire ai Paesi dell’UE lo scambio di determinate informazioni. Obiettivo fondamentale dell’archivio VIES è ovviamente quello di garantire uno svolgimento corretto sotto tutti i punti di vista fiscali.
A tal proposito, infatti, c’è da dire che gli scambi che avvengono all’interno dei Paesi dell’UE sono legiferati da normative ideate con l’intenzione di evitare evasioni fiscali e frodi di alcun genere (fonte: wikipedia.org).
Tutti coloro che vogliono partecipare ad operazioni in ambito comunitario devono rendere nota tale volontà durante la dichiarazione di inizio attività, secondo l’art. 27, DL 78/2010 (il possesso della sola partita IVA nazionale non basta più a tale scopo). Espletando tale intenzione, infatti, essi possono essere iscritti nell’archivio VIES. La suddetta intenzione, ovviamente, può essere comunicata anche in un momento successivo all’avvio dell’attività (nel caso in cui diventi esigenza l’eventualità di effettuare operazioni nell’ambito comunitario).
Naturalmente, vari e ben precisi sono i requisiti cui un soggetto deve rispondere per poter essere inserito nell’archivio VIES. In alcuni casi, al contrario, l’Agenzia delle Entrate può escludere la possibilità di una determinata iscrizione.
L’esclusione dall’archivio VIES
In determinate condizioni, l’Agenzia delle Entrate può non permettere un’iscrizione all’archivio VIES. Precisamente, tale iscrizione viene negata in caso manchino i requisiti previsti dal d.P.R. n. 633 del 1972 (causa della cessazione d’ufficio della partita IVA) e dalla normativa ad essa correlata. Riscontro di determinate mancanze in merito agli obblighi dichiarativi IVA nei cinque periodi d’imposta precedenti […] e coinvolgimenti in frodi fiscali del titolare della ditta individuale, del rappresentante legale, degli amministratori o dei soci del soggetto richiedente l’autorizzazione, insieme a numerose altre ragioni possono essere a monte della decisione dell’Agenzia delle Entrate di non accettare un’iscrizione all’archivio VIES. E’ bene informarsi dunque in maniera preventiva.
(fonte: wikipedia.org)
L’iscrizioni all’archivio VIES dei soggetti dell’UE
Come possiamo leggere sullo stesso sito internet INTRASTAT.BIZ, tutte “le aziende che intendono effettuare operazioni in ambito comunitario, siano esse scambi di beni o prestazioni di servizi, sono tenute a richiedere l’autorizzazione dell’Agenzia delle Entrate e la conseguente iscrizione nell’archivio VIES”.
Possono richiedere il reinserimento in quella che è la banca dati dei soggetti autorizzati ad operare nell’UE (entro il prossimo 30 settembre) anche tutti coloro che sono stati “erroneamente esclusi dall’archivio VIES a seguito della relativa rivisitazione effettuata dall’Agenzia delle Entrate”.