Il rating Italia 2013 è stato tagliato un’altra volta. Questa volta il downgrade del rating Italia 2013 è arrivato da una tra le più note e più attive al livello internazionale delle agenzie di rating vale a dire da Standard & Poor’s. Ovviamente, in maniera oggettiva, si tratta di una decisione assolutamente libera presa da una agenzia di rating che per autorevole che sia non gode del benché minimo riconoscimento istituzionale e proprio per questa ragione il taglio del rating Italia 2013 lascia il tempo che trova. O almeno questo succede sulla carta perché l’influenza del taglio del rating Italia 2013 è pur sempre notevole e comunque superiore ad altre informazioni relative ai privati come ad esempio Fiat Industrial Target Price, Target Price Generali, Target Price Pirelli, Enel Target Price e Raccomandazioni di Borsa in generale.
Il rating Italia 2013: Standard & Poor’s
Ma, come nostra buona abitudine consolidata ormai da lungo tempo, procediamo con ordine e cominciamo dai fatti vale a dire dal taglio del rating Italia 2013 da parte di Standard & Poor’s. Il rating del nostro Paese era fissato dall’agenzia in questione a BBB+ e con il taglio del rating Italia 2013 di pochi giorni fa è sceso di un gradino attestandosi al livello BBB. Alla base della decisione di effettuare questo ulteriore downgrade per l’economia del nostro Paese vi è la constatazione da parte degli esperti di settore di Standard & Poor’s dell’ulteriore indebolimento della crescita sulla struttura e la resistenza della nostra economia nazionale.
Il rating Italia 2013: le conseguenze
Ma alla base del taglio del rating Italia 2013 vi sono anche delle ragioni di carattere più tecnico che l’agenzia statunitense ha rilevato come, ad esempio, la mancata trasmissione a favore dell’economia reale della politica monetaria espansiva portata avanti negli ultimi mesi dalla Banca Centrale Europea attraverso il mantenimento dei tassi di interesse dei prestiti a favore delle maggiori imprese tenuti ai livelli precedenti alla crisi. E, ancora, oltre al downgrade del rating Italia 2013, Standard & Poor’s ha aggiunto un outlook negativo lasciando poche speranze di ripresa per i prossimi mesi.