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Il prestito convertibile

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Da qualche anno si sta diffondendo anche all’interno del nostro Paese una nuova forma di investimento che viene comunemente definita come il prestito convertibile. Obiettivamente, in maniere esplicita, ci conviene chiarire sin dalle primissime battute del nostro discorso che il prestito convertibile rappresenta un’opportunità di investimento a tinte chiaroscure in quanto se da un lato le possibilità di ricavo sono indiscutibili, dall’altro, è altrettanto vero che il prestito convertibile non offre le medesime garanzie che altri prodotti finanziari diffusi in Italia da più tempo sanno offrire anche al cliente più esigente e al contempo più esperto.

Il prestito convertibile: come funziona

Ma, come è nostra buona abitudine consolidata ormai da lungo tempo, possiamo adesso procedere ad identificare le caratteristiche principali del prestito convertibile. In effetti, quando si parla di prestito convertibile di solito abbiamo a che fare con società internazionali che navigano in cattive acque e che emettono tali obbligazioni sotto forma di finanziamenti. Il più delle volte, lo abbiamo appena anticipato, si tratta di società in via di ristrutturazione che non fanno altro che immettere sul mercato delle proprie quote a un prezzo inferiore rispetto al controvalore di mercato. E tutto ciò ha uno scopo ben preciso come, del resto offrono anche tanti operatori del mercato internazionale come i Prestiti Personali Compass, Prestiti Personali INPDAP, Prestiti Personali Agos, Prestiti Personali BNL, Prestiti Personali Findomestic.

Il prestito convertibile: pro e contro

Alla base dell’ipotetico guadagno derivante dal prestito convertibile c’è tale considerazione: l’acquirente ha comprato una vera e propria quota di una società a un valore inferiore a quello di mercato così da potervi guadagnare tutto quello che separa il prezzo di mercato da quello sborsato al momento dell’acquisto. Il prezzo da pagare per questo ipotetico considerevole guadagno è rappresentato dal grosso rischio iniziale, vale a dire dal fatto che la società in questione non è detto che riesca a ristrutturarsi con successo.  In altre parole il prestito convertibile a questo punto ci sembra avere parecchi punti interrogativi.

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