Le novità del Patto di Stabilità 2014
Come tutti voi ben saprete, numerose ed importanti sono le novità introdotte dal Patto di Stabilità 2014, la manovra con cui il Governo cerca di risanare le condizioni economiche del nostro Paese.
Approvato in data 15 ottobre 2013, il Patto di Stabilità 2014 prevede importantissimi cambiamenti (anche in materia di IMU).
Dal taglio del cuneo fiscale ai numerosi stanziamenti previsti, infatti, c’è davvero molto di cui parlare.
Vediamo allora, riassunte qui di seguito, quelle che sono le principali novità del Patto di Stabilità 2014.
IMU e taglio del cuneo fiscale: cosa dice il Patto di Stabilità 2014
Tra le novità del Patto di Stabilità 2014 spicca certamente il cosiddetto taglio del cuneo fiscale. A tal proposito, saranno erogati meno premi Inail e definite particolari detrazioni Irpef per determinati redditi. Unitamente, si investirà per l’assunzione di molti lavoratori (finora a tempo determinato) e si assisterà a ben precise detrazioni dall’imponibile Irap.
Per quanto concerne l’IMU (ci riferiamo a quella sulle prime case non di lusso) e la TARES, il Patto di Stabilità 2014 le sostituisce con la TRISE, tributo costituito da TARI e TASI.
Equitalia e altre novità: cosa dobbiamo aspettarci dal Patto di Stabilità 2014
Proseguendo, il Patto di Stabilità 2014 prevede: riduzione delle tasse per lavoratori e imprese, proroga di un anno degli incentivi per la ristrutturazione, sgravi fiscali, divieto di contratti derivati per le Regioni le Province e i Comuni, tagli alla spesa, vendita di immobili per mezzo miliardo di euro, stanziamento di 250 milioni di euro destinati alla social card, stanziamento di 1,6 miliardi di euro per il Fondo di Garanzia alle PMI, stanziamenti alle Università, contributi per gli esodati, mancato adeguamento all’inflazione per pensioni particolarmente elevate, aumento dell’imposta di bollo per le comunicazioni di prodotti finanziari, determinati finanziamenti per i trasporti e le infrastrutture e molto altro ancora.
Oltre a quanto appena descritto circa il Patto di Stabilità 2014, ricordiamo poi la proroga al 1 gennaio da parte di Equitalia per i Comuni che devono diventare autonomi nella riscossione dei tributi.