Il mercato dell’auto è da sempre una buona cartina di tornasole, nel senso di un valido strumento di analisi per comprendere lo stato di salute dell’economia nazionale di un Paese. Obiettivamente può sembrare leggermente eccessivo che il solo andamento del mercato dell’auto possa essere un test attendibile per un’economia nazionale ma c’è pure da ricordare allo stesso tempo che, se da un lato la valutazione sul mercato dell’auto non è esaustiva al cento per cento, dall’altro lato il mercato dell’auto ha pur sempre mantenuto un andamento abbastanza concorde con tanti altri comprati. E che quindi può tranquillamente essere preso in esame come valido specchio.
Analisi sul mercato dell’auto: il 2013
Ma, come è nostra buona abitudine consolidata ormai da lungo tempo, procediamo con ordine e iniziamo a comprendere alcuni degli elementi di base che potrebbero essere più funzionali alla nostra analisi in merito all’andamento del mercato dell’auto e i suoi punti di contatto con la situazione economica in senso più ampio. E, a questo punto, la prima operazione che è opportuno fare per evitare fraintendimenti e per dare la giusta completezza al nostro report sull’andamento del mercato dell’auto è tracciare il contesto. Sia temporale, analizzeremo il mercato dell’auto nel 2013, sia geografico, analizzeremo il mercato dell’auto in Europa e in Italia.
Analisi sul mercato dell’auto: Italia ed Europa
In primo luogo occorre prendere in esame i dati in merito all’andamento del mercato dell’auto nel corso dell’anno da poche settimane concluso al livello europeo. La prima precisazione è che nella larga maggioranza dei casi, tranne specifiche esclusioni ad hoc, il mercato dell’auto non viene valutato al livello comunitario ma al livello di Paesi interni all’Unione Europea e Paesi Efta. E i dati sul mercato dell’auto in questa macroregione parlano chiaro: una flessione pari circa al 2% (-1,8% per la precisione) per il 2013. E, arrivando al livello del nostro Paese, ci rendiamo conto che la flessione nel mercato dell’auto è stata molto segnata: pari al -7,1% nel 2013.