Prestazioni occasionali legge Fornero: ecco cosa è cambiato con la riforma del 2012, che è intervenuta direttamente sul mercato del lavoro, introducendo svariate novità.
Le più importanti novità riguardano il lavoro accessorio occasionale e, in modo particolare, l’articolo 70, che è stato sostituito per intero.
In particolar modo, quest’ultimo articolo va a disciplinare il limite dei compensi per le prestazioni occasionali : si tratta di compensi che non devono superare i 5000 euro nel corso di un anno solare, che devono essere rivalutati in relazione ai cambiamenti dell’indice ISTAT.
Per quanto riguarda i limiti del reddito per le prestazioni occasionali legge Fornero, la riforma guarda anche al lavoro accessorio fornito a committenti imprenditori commerciali o professionisti: queste attività lavorative si possono svolgere, in riferimento ad ogni singolo committente, per dei compensi che non devono superare i 2000 euro.
Prestazioni occasionali legge Fornero: i limiti da non superare
La legge n.134/2012 per le prestazioni occasionali legge Fornero ha voluto anche intervenire sui percettori di prestazioni integrative del salario oppure di supporto al reddito: in questo caso, fermo restando che tali opere si possono eseguire nei confronti di ogni tipo di settore produttivo (enti locali inclusi), il limite per anno solare da non superare è pari a 3000 euro; sarà poi l’INPS a diminuire dalla contribuzione figurativa tali accrediti che derivano dalle prestazioni integrative del salario o di supporto al reddito.
Proprio in riferimento a queste ultime prestazioni, la riforma non fa più alcun riferimento all’intero complesso di attività, ma vengono enunciati solamente i vari requisiti da rispettare: si tratta dell’occasionalità e del corrispettivo massimo (5000 euro e non più di 2000 euro per ogni committente).
Il lavoro accessorio occasionale comprende anche diverse prestazioni agricole stagionali, che vengono effettuate da pensionati o da universitari al di sotto dei 25 anni.
Prestazioni occasionali legge Fornero: come sono retribuite?
Secondo la riforma, chi svolge un’attività di collaborazione occasionale accessoria riceve una retribuzione in voucher, con un valore che è determinato dal decreto ministeriale, anche con aggiornamenti frequenti.
I compensi derivanti da prestazioni occasionali legge Fornero non devono essere sottoposti ad imposizione e non contano per quanto riguarda la posizione di disoccupato o inoccupato delle lavoratore.
Infine, per ciò che riguarda i voucher di pagamento, un’apposita sezione relativa alle prestazioni occasionali legge Fornero sul sito dell’INPS è interamente dedicata a spiegare come si utilizzano e come si possono riscuotere, tenendo conto che il loro valore nominale include la gestione separata INPS, l’assicurazione INAIL rispetto agli infortuni e il rimborso spese per l’INPS.