Le obbligazioni convertibili sono una classe d’investimento ancora non molto diffusa all’interno del nostro Paese. A conti fatti oggi parlare di obbligazioni convertibili non rappresenta di certo una grossa novità così come poteva accadere fino a soli pochi anni fa anche se, in ogni caso, le notizie in merito alle obbligazioni convertibili sulla stampa di settore italiana sono comunque molto inferiori, anche solo dal punto di vista quantitativo, rispetto allo spazio che notizie e analisi di questo tipo occupano in materia di obbligazioni convertibili sulla stampa straniera. Discende anche da qui la necessità di procedere ad un’analisi delle obbligazioni convertibili quanto più esauriente possibile.
Cosa sono le obbligazioni convertibili: informazioni di base
Ma, come è nostra buona abitudine consolidata ormai da lungo tempo, procediamo con ordine e iniziamo a comprendere alcuni degli argomenti di base che più potrebbero esserci di aiuto e di sostegno nel corso della nostra disanima in materia di obbligazioni convertibili e di tutto quanto vi sia più o meno strettamente collegato, un commento il nostro anche abbastanza sintetico ma che ci auguriamo rimanga sempre e comunque sufficientemente chiaro ed esauriente. A conti fatti le obbligazioni convertibili possono essere inquadrate come una sorta di soluzione intermedia tra le obbligazioni vere e proprie e le azioni. E conviene anche prendere informazioni su Obbligazioni Convertibili Banco Popolare, Obbligazioni Convertibili Veneto Banca, Obbligazioni Convertibili Sopaf, Prestito Obbligazionario Convertibile e Obbligazioni Banco Popolare Quotazioni.
Cosa sono le obbligazioni convertibili: cosa fare a scadenza
Presentare adesso le obbligazioni convertibili come una sorta di via di mezzo tra obbligazioni ed azioni potrebbe generare incomprensioni anche se, a conti fatti, è facile spazzarle via. In effetti, durante la prima fase di vita delle obbligazioni convertibili, il titolo si comporta come un’obbligazione a tutti gli effetti: con tasso d’interesse, fisso o negoziabile a seconda del tipo di obbligazione scelta, e con l’emissione della cedola a scadenza. Ma, una volta giunte a scadenza, le obbligazioni convertibili possono andare ad esaurirsi (e n tal caso il guadagno per risparmiatore è rappresentato dalla somma delle cedole periodiche) oppure le obbligazioni convertibili possono essere facilmente convertite in un titolo azionario.