La matematica, quella che non tutti amano, in realtà, ha l’obiettivo di dare una dimensione a quello che ci circonda, nell’obiettivo che ciò non sia pura astrazione ma abbia qualche utilità nella realtà di tutti i giorni.
E così, un giorno, Fibonacci per caso si creò un problema: “Se due conigli, mese per mese, generano una coppia di conigli e quest’ultimi, a loro volta, generano altre coppie di conigli, non appena nell’età, quante coppie di conigli avremo in un anno, a scanso di inconvenienti naturali?”
E’ bastata un’intuizione del genere per far partire il piacevole lavoro di elaborazione teorica, così come bastò, o almeno è quello che si dice, una mela caduta dall’albero per dare uno spunto alla formulazione della legge di gravità.
Abbiamo visto ciò che ha creato le basi per la nascita della sequenza di Fibonacci. Vediamo, che cosa ne saltò fuori.
Le intuizioni di quel genio di Fibonacci
La sequenza di Fibonacci come doveva essere costruita? Quale escamotage esisteva in matematica per risolvere il nostro problema senza fare ricorso all’aritmetica che qui non c’è di nessun aiuto per anticipare le conclusioni, ed anzi sarebbe snervante sommare ad uno ad uno i risultati!
La successione cosa ci permette di fare? Esprimere una legge che può essere sintetizzata e che, tenendo conto della progressione aritmetica (nel nostro caso), geometrica tra gli elementi, cerca di dare un ordine alla matassa di numeri per poter raggiungere una sintesi cognitiva del procedimento, equivalente a sommare/moltiplicare le cifre una per una.
Siccome, non abbiamo a che fare con un coniglio alla volta ma con coppie di conigli, Fibonacci associò ad ogni coppia un elemento a1, nonché una legge che determina la relazione tra gli elementi (F1).
E’ stata definita così, in lingua matematica, la relazione ricorsiva che ha posto le basi alla sequenza di Fibonacci, ove ogni elemento è dato dalla somma dei precedenti, almeno per quello che riguarda i primi termini della successione.
Ecco come venivano calcolati i primi elementi della sequenza di Fibonacci:
- 0
- 1
- 0+1 =1
- 1+1=2
- 2+1=3
- 3+2=5
- 5+3=8
In matematica, ciò è servito spunto ad altri che analizzando la sequenza di Fibonacci ne hanno tratto importanti conclusioni che sono valse nelle varie applicazioni scientifiche.
Si è scoperto che mettendo a rapporto tra di loro i numeri consecutivi, si tende sempre al rapporto aureo (1,61803). Altri matematici hanno continuato ad elaborare altre conclusioni aventi validità universale.
Perché la sequenza di Fibonacci è utile nel trading?
I prezzi, tendono ad avere una certa tendenza a muoversi stimabile. E’ possibile cogliere l’andamento tipico del mercato e formulare le nostre previsioni più attendibili per piazzare i giusti trade.
La sequenza di fibonacci è servita per costruire dei valori di ritracciamento, ovvero quei valori segnaletici per intercettare la banda di oscillazione dei prezzi. Molto utile per le opzioni intervallo in cui bisogna prevedere se i prezzi si manterranno all’interno della banda di valori indicata o ne usciranno al di fuori.
In conclusione, la matematica è bella perché cerca di catturare la realtà come cercò di fare il buon Fibonacci. Quanto più riusciamo a renderla vicina a noi, tanto più arriviamo ad amarla.