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Affitti estivi. Il fisco: vale la cedolare secca.

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Ci sono degli aspetti appena appena messi in chiaro, riguardo agli affitti estivi.

Vediamo, a passi, quali sono le opportunità ed i vincoli che ci dà la legge, e le contestuali interpretazioni, per essere tranquilli ed in piena regola.

Spieghiamo cos’è la cedolare secca

Innanzitutto, sapete cos’è la cedolare secca? E’ un termine, ormai entrato all’ordine del giorno, e sicuramente molti di voi vi si sono trovati faccia a faccia, un po’ perché vi siete documentati sulle fonti ufficiali dell’agenzia delle entrate, un po’ perché siete stati consigliati dal commercialista o da un conoscente.

Si tratta di un regime sostitutivo a cui si può optare, in luogo del pagamento dell’Irpef e delle addizionali Irpef. Grazie alla cedolare secca si possono saltare, per le procedure di ordinaria amministrazione, salvo che per la cessione del contratto di locazione, l’imposta di registro e l’imposta di bollo. Quindi, ecco perché si chiama cedolare secca. Si possono evitare tanti piccoli balzelli di tasse stratificate, e pagarne una sola per tutte.

Vi sono chiaramente dei vincoli, tra cui la non validità in caso di contratto ad uso commerciale, l’impossibilità di aggiornare il canone da contratto di locazione.

Quest’estate ho affittato una casa per 1 mese e voglio optare per la cedolare secca. E’ possibile?

Tali contratti di affitti estivi non superano i 30 giorni di locazione? Benissimo, innanzitutto non vi è l’obbligo di registrazione del contratto.

Percepiamo un’entrata, soggetta a tassazione. Quando pagheremo? Al momento della presentazione della dichiarazione dei redditi, verrà contabilizzato l’importo da dare al fisco.

Possiamo avvalerci della cedolare secca, certamente più comoda che negli altri casi? Sì, il legislatore ha stabilito di si. Anche per gli affitti estivi, vi è tale opportunità di semplificazione dell’impasse fiscale. L’importante è non dimenticarsi di specificarlo nell’apposito modello. Vi è la casella da barrare con l’indicazione che si intende aderire al regime sostitutivo cedolare secca.

Quanto è l’aliquota, giusto per cominciarci a fare un po’ di conti in tasca? Il 21%. Anche per gli affitti estivi, vale l’imposta ordinaria

Ma la cedolare secca non era del 10%? No, quella riguarda i contratti di locazione per studenti ed a canone pattuito da contratto.

Ma come funziona il vincolo dei 30 giorni? Ammettiamo che Tizio abbia deciso di fare 15 giorni ad Agosto e 16 giorni a Settembre, ho l’obbligo di registrare il contratto, trattandosi di un unico locatario per 31 giorni? No, perché il lasso di tempo deve essere ininterrotto.

Tirano un sospiro di sollievo i proprietari delle case di villeggiatura estiva, ora che le situazioni cominciano ad essere più chiare anche per i contratti di affitti estivi.

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