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Detrazione Tasi. Ecco a voi il Vaso di Pandora!

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Perché il vaso di Pandora? Semplice, si è creato un autentico bailamme senza fine, dovuto all’elevato grado di dispersione del trattamento fiscale di comune in comune.

Ci siamo fatti una traversata veloce tra le varie territorialità ed abbiamo scoperto che è difficile trovare dei punti in comune tra un’amministrazione e l’altra. Già in un articolo precedente, abbiamo constatato di come questo non possa definirsi “federalismo” in senso stretto, ma piuttosto sia una sorta di derivazione regionalista. Ci siamo soffermati anche su recentissime ricerche che mostrano come nei comuni più in difficoltà, di cui molti localizzati al Sud (non pochi quelli che hanno dichiarato dissesto finanziario), si tenda a pagare di più che nei Comuni più virtuosi.

Vediamo cosa è  emerso dal nostro vagabondaggio tra un’amministrazione e l’altra.

Lo Stato li fa e li separa…

Il 16 Ottobre scade l’acconto Tasi ma i contribuenti, non potendosi basare su criteri unificati, come erano abituati prima, sono andati in confusione, in quanto totalmente nelle mani di quello che decide il comune di appartenenza.

E la principale incognita è rappresentata dalle detrazioni.

Un irriducibile caos:

Alcuni comuni hanno semplicemente “cestinato” la parola detrazione dal vocabolario Tasi. Evidentemente, vi sono altre priorità di gestione finanziaria dell’equilibrio dei conti. Capiamo anche la difficoltà dei comuni meno numerosi, di piccola entità, dato che un minore gettito per unità di abitante può significare molto di più, rispetto ad un comune che può contare su un buon numero. Ma ciò è relativo. Avrete certamente assistito alla difficoltà deficitarie di Roma, comune organizzato in circoscrizioni amministrative, come ben saprete.

Chi l’ha concessa, ha deciso come. Questi i vari criteri che abbiamo trovato, ma non è detto che non ne abbiamo saltato qualched’uno:

  • La detrazione dipende dal reddito di chi ha la titolarità del diritto di proprietà dell’immobile
  • La priorità viene assegnata ad altre caratteristiche, diverse dal reddito (ad es. età, situazioni di invalidità civile…)
  • Alcuni hanno considerato, come sempre, la presenza o meno di figli o famigliari a carico
  • Un po’ per tutti, non si scontenta nessuno. Un’unica detrazione in misura fissa che viene equi-distribuita tra gli abitanti
  • La rendita della casa, questo è il fattore più importante per altre amministrazioni. Più aumenta la rendita catastale e meno spetta la detrazione.

E per concludere c’è chi ha dato uno sguardo all’intorno e ha deciso di shakerare, mixando in un “fumoso” cocktail un po’ di rendita, un po’ di età o famigliari a carico.

E’ giunta l’ora di brindar!

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