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Pagare la Tasi. Ecco come calcolarla ed i nostri consigli

Potete calcolare la Tasi (la nuova tassa sui servizi indivisibili) gratuitamente online, prima di pagarla, fermo restando che le delibere comunali siano state approntate per tale imposta, come sembra che quasi tutti i comuni abbiano fatto, salvo ancora qualche ritardatario (ricordiamo che alcuni comuni, come già detto, stanno vivendo una situazione di dissesto finanziario a rischio commissariamento, anche se a molti che vivono situazioni più “rosee” sembra esagerato).

Uno dei tanti siti su cui potete andare per determinare l’acconto da versare è disponibile in questo link, tramite il quale accederete ad una finestra di questo tipo:

tasi

Come potete ben constatare il modello è facilissimo da compilare una volta che si hanno tutti i dati a portata di mano. Importante è che troviate la delibera del vostro comune di appartenenza, riguardo alle aliquote effettivamente scelte per pagare la tasi, nonché tutte le altre informazioni sull’immobile che potrete consultare sul registro catastale (se ci sono modifiche da effettuare, le dovete comunicare al catasto, di modo che vi siano imputate nei prossimi computi).

Se l’immobile è in affitto, è stato stabilito, di norma, che la quota parte maggiore la paga il proprietario mentre l’affittuario dovrebbe versare il 10%. Ma dovete sempre controllare ciò che ha deciso il vostro comune. I comuni sono tenuti a pubblicare le delibere online, come prescritto dalla normativa.

Ecco dove potete consultare il registro delle rendite catastali. Questo è il link.

Ricordate di essere puntigliosi nell’inserimento dei dati, dato che questo è un portale esterno che non si assume le responsabilità su eventuali errori nel calcolo di quanto dovuto, in termini di Tasi. Siete voi che comunicate i dati che si presumono esatti e verificati da parte vostra né si tratta di un portale ministeriale. Di portali ne potrete trovare tanti, sparsi sulla rete, e potete provarli tutti. In fondo, adesso per pagare la Tasi non c’è più l’obbligo di rivolgersi ad un Caf o un commercialista che faccia i conteggi.

Non tralasciate soprattutto l’inserimento delle pertinenze (ad es. garage), nonché tutti quegli spazi annessi che prima non venivano conteggiati, ai fini del calcolo finale per pagare la Tasi. L’aliquota rispettivamente applicata è la stessa della prima casa, a condizione che si tratti di C2; C6; C7; Come vedete un difetto dei programmini automatici c’è  ed è il fatto di precludere il calcolo solamente ai casi-limite. Se non siete ben certi sul vostro immobile e ritenete che vi sia un’errata annotazione al catasto, dovreste mettervi in regola, oppure fare attenzione che il vostro calcolo rispecchi la situazione ufficiale, in modo che non si creino fastidiose discrepanze, almeno transitoriamente, nel pagare la Tasi. Vi ricordate tanto tempo fa quando venivano recapitati a casa, o si potevano compilare online, quei questionari “statistici”, non tassativi dove dovevate dichiarare tutto? Ebbene, alcuni cittadini commisero degli errori legittimanti accertamenti consecutivi. In fondo, sapete com’è: nessuno vuole evadere. Ma spesso, senza neanche volerlo (ad es. un non rispetto della volumetria dell’edificio di cui non si è a conoscenza, fatto già dai nostri avi se abitiamo in un vecchio caseggiato, per quello che dovrebbe risultare al comune) non siamo in regola e crediamo di esserlo. A questo punto, sappiamo che dobbiamo metterci in regola, ma nel frattempo non creiamo quelle fastidiose dichiarazioni, non coincidenti con lo stato ufficiale delle carte ed adeguatevi già da subito. Potete avvalervi di consulenti del settore, possibilmente gratuiti (provate presso i Caf che dovrebbero avere un monitoraggio della vostra situazione catastale, senza ombra di dubbio perché per pagare la Tasi ci si rivolgono, come sapete, anche persone anziane che non sono in grado di calcolarla da sé).

In ogni caso, è semplice calcolarla, al di là degli specifici casi (detrazioni, pertinenze ed aliquote differenziate…), e si può semplicemente fare un semplice calcolo:

  • Valore rendita catastale: Lo rivalutiamo del 5%
  • Moltiplichiamo il risultato così ottenuto per 160
  • Possiamo, pertanto, applicare l’aliquota fissata dal comune di appartenenza.

Insomma, contribuenti all’opera!

 

 

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