Il conto cointestato prevede che ogni titolare goda degli stessi diritti su ogni somma depositata e sul totale. È una pratica molto diffusa, soprattutto, tra membri della stessa famiglia, come i coniugi.
Uno dei problemi maggiori di questa tipologia di conto nasce al momento del decesso di un intestatario. Se ciò avviene, la banca congela la quota del defunto, che sarà poi gestita in fase di successione. Approfondiamo nel dettaglio.
Che cos’è il conto corrente cointestato?
Il conto corrente cointestato consente a due o più persone fisiche o giuridiche siano intestatarie dello stesso conto e possano esercitare uguali diritti e fare le medesime operazioni.
Questo tipo contratto bancario viene regolamentato dall’articolo 1854 del Codice Civile: “nel caso in cui il conto sia intestato a più persone, con facoltà per le medesime di compiere operazioni anche separatamente, gli intestatari sono considerati creditori o debitori in solido dei saldi del conto”.
L’intestazione del conto può anche avvenire tra persone senza vincoli di parentela, il motivo che spinge a scegliere questa forma è la volontà di condividere le finanze, come nel caso di moglie e marito; per necessità, ad esempio, una persona anziana che delega il figlio o il nipote; oppure per donare all’altro intestatario il 50% della giacenza (donazione indiretta).
Tipologie di conto cointestato
Esistono due diverse tipologie di conto corrente cointestato, ed è importante capirne le differenze per poter fare la scelta migliore in base alle esigenze di operatività.
Conto corrente a firma congiunta
Con il conto cointestato a firma congiunta , è possibile effettuare le operazioni solo con le firme di tutti gli intestatari. Ad esempio, in un conto corrente cointestato genitore figlio, quest’ultimo non può prelevare o pagare con assegno, senza il consenso del primo.
Conto corrente a firma disgiunta
Con il conto cointestato a firma disgiunta, invece, ogni cointestatario può eseguire tutte le operazioni senza avere il consenso degli altri. Quindi, nel caso di un conto cointestato disgiunto marito/moglie, ognuno può liberamente effettuare movimenti e pagamenti senza la firma dell’altro.
Come funziona e perché scegliere un conto cointestato
Il conto cointestato implica che ogni cointestatario goda di identiche prerogative sui fondi depositati e detenga una quota paritaria rispetto agli altri, quindi, in caso di due titolari, entrambi avranno il 50% dei fondi depositati sul conto. Nel caso di un conto corrente intestato a 3 persone, ognuno godrà di circa il 33,3% dei fondi.
È possibile eseguire tutte le operazioni di un classico conto corrente, tra cui:
- Accredito dello stipendio
- Ricezione di versamenti
- Domiciliare utenze
- Effettuare prelievi e pagamenti
- Inviare e ricevere bonifici
Vantaggi del conto corrente cointestato:
Senza dubbio, uno dei maggiori vantaggi è quello di pagare una sola volta tasse, imposte e canone del conto, e ogni altra spesa ad esso legata.
Inoltre, con un conto cointestato è possibile:
- Condividere tra i titolari le spese quotidiane, come bollette domestiche, affitto o mutuo, ecc.
- Facilitare la gestione delle finanze condivise grazie all’accesso condiviso al conto.
- Tenere traccia delle spese condivise e individuare eventuali discrepanze o spese non autorizzate.
- Avere una storia creditizia più solida, un vantaggio in caso di richiesta di prestiti o finanziamenti.
- Più flessibilità e capacità di adattarsi alle esigenze finanziare dei vari dei cointestatari, sia che si tratti di una famiglia, una coppia o una società.
Cointestare un conto corrente già aperto è possibile?
Si, è possibile cointestare un conto già aperto. Per farlo, bisogna depositare la seconda firma e scegliere tra conto corrente a firma congiunta o disgiunta. Ogni istituto ha una sua procedura, per cui ti consigliamo di chiedere informazioni alla tua banca.
Morte di un intestatario del conto corrente: cosa succede?
Se il conto corrente presenta due o più intestatari e si verifica il decesso di uno di loro, l’iter da seguire cambia in base a se si tratta di un conto con firma congiunta o disgiunta.
In caso di conto cointestato a firma congiunta e morte di uno degli intestatari, la banca congela tutte le somme del defunto e degli altri titolari. Operazione necessaria per individuare gli eredi e le relative quote spettanti. Se il conto ha firma disgiunta, invece, gli altri titolari del possono continuare ad eseguire operazioni nei limiti delle loro quote spettanti.
Successione conto corrente cointestato
Come funziona la successione del conto cointestato? Gli eredi, parenti in linea retta, ovvero coniuge e figli, non devono avviare la successione se l’ammontare complessivo del patrimonio del defunto è inferiore ai 100.000 euro.
Come anticipato, la divisione delle somme dipende dal tipo di conto: se a firma congiunta, la banca congela il conto in attesa del riconoscimento della successione ereditaria che servirà a stabilire a chi spetta l’eredità della quota del deceduto. Se a firma disgiunta, invece, basta consegnare la dichiarazione di successione per ottenere le divisione immediata, che consente al titolare superstite di utilizzare il suo 50%.