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Casa disabitata: quali tasse si pagano?

La gestione di un immobile, anche se vuoto, comporta varie spese da considerare attentamente. È fondamentale, però, comprendere quali sono le tasse dovute in queste circostanze.

In molti credono che avere un immobile all’interno del quale nessuno ci abita significa che non dover far fronte a nessuna spesa, in realtà non è proprio così.

tasse casa disabitata

Che cosa è una casa disabitata?

Prima di analizzare quali sono le tasse da pagare su una casa disabitata, bisogna comprendere cosa si intende con questo termine.

Un’abitazione, infatti, si definisce disabitata quando per la maggior parte dell’anno non è utilizzata dal proprietario e dal suo nucleo familiare (ad esempio una immobile inutilizzato oppure una casa per le vacanze).

Una casa disabitata, inoltre si differenzia da quella inutilizzabile e quella inagibile. Nel primo caso, si intende un’abitazione priva delle forniture essenziali e degli arredi, mentre una casa inagibile presenta uno stato di degrado che non può essere superato senza interventi di manutenzione.

In questa definizione, pertanto, rientrano tutti gli immobili fatiscenti, pericolanti, diroccati ecc., che potrebbero essere pericolosi abitandoci.

La Tari

La Tari, ovvero la tassa sui rifiuti, è dovuta anche in caso di abitazioni non utilizzate. È possibile evitarne il pagamento solo quando ricorrono due condizioni: non ci sono arredi in casa e le forniture di luce, gas ed acqua sono disattivate.

È ovviamente necessario dimostrare la sussistenza di queste condizioni con apposita documentazione. Altrimenti, se la casa è disabitata ma comunque utilizzabile, la Tari deve essere corrisposta integralmente.

Il canone Rai

Il canone Rai va pagato solo sulla prima casa, quella nella quale il contribuente vive ed ha la residenza, anche se nelle altre abitazioni è presente un apparecchio televisivo.

Ma è importante fare attenzione: se il coniuge intestatario della fornitura elettrica della casa non abitata è diverso da quello della casa principale, potrebbe essere necessaria un’autodichiarazione per comunicare che un altro membro della famiglia già versa il canone. In questo modo, è possibile evitare il doppio pagamento.

IMU

L’imu è l’imposta che grava su tutti coloro che risultano essere proprietari un immobile. Ma va pagato in caso di immobile disabitato? Alla domanda è necessario fornire una risposta positiva, più precisamente, l’Imu va pagato come seconda casa.

L’imposta va versata nelle casse dello Stato a prescindere dall’occupazione dell’immobile, anche se in taluni casi esistono delle agevolazioni.

Ad esempio, se la casa disabitata è considerata anche inagibile allora si ha diritto ad uno sconto dell’Imu. In altre parole, l’imposta va comunque pagata, anche se in misura ridotta.

Viceversa, se il bene immobile non abitato è pienamente agibile, ma si è scelto di mantenerlo non occupato, per qualsiasi motivazione, l’imposta è dovuta per intero.

IRPEF

Sulla c.d. rendita catastale dell’immobile disabitato si paga l’IRPEF oppure no? In genere si è portati a pensare che gli immobili “vuoti” siano esenti dalla tassazione dell’Irpef, visto che sugli stessi si paga comunque l’IMU.

In realtà, occorre precisare che potrebbe non essere così. I redditi degli immobili non locati che risultano come seconda casa, sono soggetti alla tassazione IMU e tra quest’ultima e IRPEF esiste un’alternativa di tassazione.

La tassazione sui beni immobili, infatti, si versa con l’IMU quindi, in linea generale, non dovrebbero essere assoggettati all’IRPEF.

Tuttavia, il Decreto Legge n. 147 del 2013 prevede una distinzione tra beni immobili non locati (ovvero vuoti) situati nel proprio Comune di residenza oppure in altro comune. Nel primo caso, pur versando l’Imu sul bene, si è tenuti pur sempre al pagamento dell’Irpef e l’immobile concorre alla formazione del reddito imponibile nella misura del 50%.

Nel secondo caso, invece, ovvero quando la casa è disabitata e si trova in un Comune diverso da quello di residenza, l’Irpef non è dovuta.

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