Mercati in area positiva nonostante le recenti dichiarazioni fatte da diversi esponenti europei in merito alla solidità finanziaria ed il recente declassamento da parte di Moody’ s in relazione allo stato di salute dell’economia italiana. Da Bruxelles giungono tuttavia segnali di conforto in merito alla politica economica intrapresa dallo Stato Italiano.
Infatti è stato il responsabile degli affari economici Olli Rehn a ribadire che l’ Italia è sulla strada giusta, nonostante il downgrade operato dall’agenzia di rating. Infatti le manovre operate rappresentano delle misure coscienziose ed in grado di contrastare in maniera efficace gli effetti della crisi. Sul punto concordi anche altri vertici della comunità europea. Inoltre anche la Merkel si è detta disponibile a rifinanziare le banche tedesche in modo tale d contrastare in maniera efficace eventuali rischi di default, per l’esposizione debitoria intrapresa.
Inoltre il premier tedesco ha ribadito che la volontà comune dell’Europa è quella di salvare in tutti i modi la Grecia dal rischio default e nell’eventualità applicar delle norme in funzione di un a maggiore ricapitalizzazione del fondo salva stati. Sul punto anche il fondo monetario internazionale potrebbe fornire il suo contributo in modo tale da coadiuvare le politiche di supporto economico. Per quanto riguarda il triplo downgrade dell’Italia la decisione era abbastanza attesa dagli operatori economici. Le motivazioni del declassamento sono dovuti alla mancanza di fiducia nell’operato del Governo, il quale si è troppo attardato nell’effettuare le riforme.
Anche se il rischio default per l’Italia è abbastanza remoto occorre attuare politiche di sviluppo abbastanza concrete e bisogna rilanciare l’economia che è stata giudicata troppo stagnante. Occorre soprattutto effettuare delle rassicurazioni per le banche italiane visto che sia le banche francesi che quelle tedesche sono pesantemente esposte, e quindi , al fine di rassicurare i mercati, occorre intraprendere delle azioni immediate. Inoltre i maggiori analisti prevedono conseguenze, immediate, in termini di rating anche per le maggiori banche italiane del settore.