I finanziamenti per casalinghe interessano la categoria di donne che prestano attività lavorativa tra le mura domestiche. Il regime dei finanziamenti per casalinghe merita di essere analizzato con attenzione, poiché è atipico – concesso solo da alcuni gruppi bancari – e particolarmente delicato: è possibile, infatti, ottenere solo somme non particolarmente rilevanti utilizzando la formula del garante, persona in possesso di beni / busta paga, in grado di “garantire” sulla restituzione del denaro prestato. Verifichiamo alcune possibili scelte sui finanziamenti per casalinghe, constatando nel contempo se la figura del garante è effettivamente necessaria per la concessione del prestito.
Finanziamenti per casalinghe, il garante è davvero necessario?
Una brevissima analisi dei principali portali che vantavano il fatto di proporre formule di finanziamento per casalinghe o soggetti privi di busta paga, ha permesso di rilevare quanto segue:
- se la casalinga può dimostrare di avere un lavoro, anche part-time, è possibile ottenere un finanziamento “regolare” che interessa anche i lavoratori;
- se non svolge alcuna attività lavorativa dimostrabile, per ottenere un finanziamento, la casalinga dovrà avere a disposizione un garante, generalmente il marito o un familiare;
- in molti casi, è possibile avere la possibilità di ottenere una carta revolving per poter disporre di un credito sino a 1.500 euro, anche se in alcuni casi è anche maggiore. Tuttavia, il tasso di interesse delle carte revolving è generalmente abbastanza oneroso e può arrivare anche al 20% delle cifre utilizzate.
- in tutti i casi, la casalinga dovrà avere un profilo “pulito” e non essere presente negli elenchi dei cattivi pagatori, protestati o pignorati. Se qualche lettore conosce qualche soluzione ottimale per i finanziamenti per casalinghe, può indicarlo nei commenti.