Anche se tra gli obiettivi primari dell’Italia è in primo piano il tentativo del recupero della gravosa situazione debitoria per 100 miliardi di euro, per le obbligazioni sono stati stabiliti tassi di interesse eccessivamente alti, i più alti dalla creazione dell’euro. Questo dato evidenzia quanto sarà difficile per il Governo italiano gestire il mercato e risanare i debiti.
La vendita delle obbligazioni ha mostrato l’asta di sei redditi italiani dello 6,054%, 3,52% rispetto all’attuale 10,un record dopo l’avvento dell’euro; la domanda di mercato dei titoli di Stato è ancora tendenzialmente debole, il tasso totale di sottoscrizione è di solo dell’1,47%, inferiore rispetto all’1,57% di questo 10.
La corrente situazione frena gli investitori, i quali temono di perdere i fondi investiti. In Italia la settimana prossima, tornerà sul mercato primario un’ asta di 8 miliardi di obbligazioni a lungo termine statali,dove si attende un alto rendimento.
L’Ufficio Italiano Nazionale di Statistica, nei dati rilasciati venerdì,ha mostrato che la vendita italiana al dettaglio appare in declino per la quinta volta consecutiva, infatti le vendite al dettaglio sono diminuite dello 0,6%. Il declino della produzione industriale ha frenato l’economia italiana, fin quasi ad arrestarla. L’Italia sarà dodicesima in relazione al PIL ,secondo i dati di fine trimestre.
Il Presidente della Banca d’Italia Ignazio Visco ha dichiarato ,che i risultati dell’asta del tesoro riflettono solo l’ansia del mercato , non fornendo una reale rappresentazione di quella che è la situazione economica italiana.
Ignazio Visco ha affermato che
“gli attuali tassi d interesse di mercato non corrispondono a quelle che sono le prospettive future. Questo evidenzia un dato di fatto: il mercato continua ad essere oscurato dall’ansia. Siamo fiduciosi del fatto che il Governo , al momento giusto , saprà favorire l’attuazione del processo di riforma economica al fine di determinare gli interventi strutturali necessari.”