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Anatocismo bancario

anatocismo bancarioAnatocismo bancario: parliamo di un interesse che viene applicato ad una quota capitale già maggiorata di interesse. Per chi non frequenta le banche e si trova di fronte per la prima volta a forme di anatocismo bancario, il significato può essere difficile da digerire, ma si tratta di una condizione frequente in un periodo di crisi economica come questo. Anzitutto, un’operazione di anatocismo bancario può essere l’interesse di mora. In pratica, se le rate del prestito non vengono pagate, le banche applicano un interesse sulla parte restante del prestito che aveva già un interesse iniziale.

Come funziona l’anatocismo bancario

L’anatocismo bancario si applica in condizioni molto particolari: prestito non pagato, usura, ecc. Non sempre, infatti, l’anatocismo bancario è legale, anzi, si manifesta soprattutto in fenomeni di Economia sommersa. Chi compie il reato di usura, infatti, non fa altro che attuare l’anatocismo bancario in continuazione, maggiorando interesse su interesse in modo che il richiedente non sia mai in grado di onorare completamente il proprio prestito e di estinguerlo. Nel caso delle banche, però, l’anatocismo bancario ha dei limiti, sia interni (cioè tra banche) sia esterni (a livello legale). Infatti, per legge, l’interesse applicato su un prestito, anche se interesse di mora, non può superare l’interesse stabilito dalla Banca D’Italia, che segue le norme stabilite dalla BCE in materia di interesse. Quindi, l’anatocismo bancario, se supera questi limiti, può essere considerato illegale e causare una causa civile in tribunale contro le banche che l’hanno imposto. L’anatocismo bancario prevede sanzioni molto serie per le banche che ne abusano, sanzioni pecuniarie che fanno rimpiangere alle banche la stessa apertura del prestito. Sanzioni che sono aumentate nel corso degli anni, dimostrando come l’anatocismo bancario sia odiato sia dagli italiani che dal legislatore.

Le leggi sull’anatocismo bancario

Sull’anatocismo bancario esistono diverse sentenze contro le banche da parte della Cassazione e dall’articolo 1815 del codice civile.

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