L’investimento “sul mattone” e la fiscalità immobiliare 2012
C’è poco da fare: il momento economico attuale è quello che è, e gli acquisti immobiliari ne risentono. Se un tempo, infatti, investire su un immobile era la scelta più saggia e assennata che si potesse fare nella vita, oggi, anche a causa della nuova fiscalità immobiliare 2012, tale manovra è diventata sempre più prudente se non quasi inesistente.
Molto scoraggiati, infatti, risultano essere gli investitori: la fiscalità immobiliare 2012 programmata dal governo è davvero troppo alta e la tassazione sugli immobili è arrivata alle stelle. All’estero, inoltre, le condizioni degli investimenti sarebbero decisamente migliori e ciò butta sempre più in crisi il mercato italiano.
Facciamo di seguito, dunque, il punto sulla situazione, leggendo le parole di un esperto.
La fiscalità immobiliare 2012 e la crisi del mercato
A seguito delle varie e contestate manovre applicate dal governo in merito a quella che sarà la fiscalità immobiliare 2012, il presidente di Assoedilizia, Achille Colombo Clerici, teme che gli investimenti per gli immobili in Italia finiscano per essere meno competitivi delle aspettative riposte, sia rispetto ad altre forme di investimento, sia rispetto a quello che si presenterà essere il mercato estero. Questo perché la tassa patrimoniale sulla casa, la tanto attesa e famigerata Imu, sugli immobili che si posseggono all’estero è di poco conto se paragonata a quella applicata al reddito da locazione, mentre il carico da novanta risiede nel fatto che fuori dal Paese i controlli fiscali sono pochi e, in materia di punibilità agli evasori, vigono norme differenti e meno severe di quelle italiane . Ciò favorirebbe la scelta di acquistare immobili all’estero, scoraggiando l’investimento in quelli italiani e andando ad aggravare la già di per sé triste situazione economica nazionale. Sarebbe bene, dunque, prosegue Clerici, che il governo rivedesse attentamente il meccanismo dei coefficienti moltiplicativi generici, eliminandoli se possibile, in modo da garantire maggiore equità per i proprietari in merito a quella che sarà la fiscalità immobiliare 2012. Ciò che bisogna in sostanza evitare, conclude il presidente di Assoedilizia, è risollevare il clima di sfiducia che è insorto nei confronti del mercato immobiliare ed evitare il forte innalzamento dell’imposizione fiscale che già si sta figurando ben preciso all’orizzonte (fonte: www.news.leonardo.it)