La destinazione d’uso di un edificio ne identifica le finalità di utilizzo; secondo quanto dichiara il Decreto Sblocca Italia del 2014 in Italia si possono identificare quattro diverse destinazioni d’uso per le costruzioni: residenziale e turistico-ricettiva; produttiva e direzionale; commerciale; rurale. Se si desidera modificare la destinazione d’uso di un edificio è necessario seguire un preciso iter burocratico, oltre a verificare se tale cambio può essere effettuato.
I regolamenti comunali
Il cambio di destinazione d’uso per un edificio non è sempre possibile; si deve infatti verificare che la finalità di utilizzo di una costruzione sia presente sul piano regolatore del comune in cui si trova. Per esempio, se si desidera trasformare il piano terra di un’abitazione in un negozio occorre controllare che il PRG comunale preveda la possibilità di aprire un negozio in quella zona. Se così non fosse, la modifica non si può attuare, a meno di non richiedere una variante al piano regolatore, cosa in genere che comporta una prolungata attesa e che difficilmente viene concessa.
Come agire
Pre poter attuare il cambio di destinazione d’uso è necessario ottenere apposita autorizzazione, presso il comune in cui è ubicato l’immobile; inoltre si deve presentare documentazione del cambio d’uso anche presso il catasto di zona, in quanto si dovranno verificare le variazioni che riguardano anche le tasse, come IMU, TASI e TARI. Anche se si ottengono le necessarie autorizzazioni è importante considerare che la destinazione d’uso di un’immobile porta anche a dover seguire particolari regolamenti, che riguardano la presenza di un certo tipo di impianti, o che prescrivono la natura e le dimensioni di finestre e porte. Questo significa che, prima di poter utilizzare l’immobile con la nuova destinazione d’uso, sarà necessario effettuare delle opere, di diversa natura a seconda dei casi.
Le modifiche principali
Sono diverse le modifiche che si devono effettuare per cambiare la destinazione d’uso di un immobile, per questo motivo, prima di poterlo utilizzare, sarà anche necessario attendere la verifica dei lavori effettuati, e il rilascio del Certificato di Agibilità. In alcuni casi le modifiche da effettuare possono anche essere minime; ad esempio se si vuole trasformare in ufficio aperto al pubblico una stanza della propria abitazione è molto probabile che non sia necessario fare alcun tipo di modifica agli impianti. In alcune occasioni si deve anche considerare il pagamento degli oneri di urbanizzazione, che in alcune zone possono essere decisamente elevati.