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Che cos'è il prestito infruttifero

prestito infruttifero

In cosa consiste il prestito infruttifero?

Per prestito infruttifero si suole indicare un particolare tipo di finanziamento che ha generalmente come destinatari parenti, amici o privati.
Di solito, infatti, si assiste alla stipulazione di un prestito infruttifero quando tale prestito avviene tra conoscenti (ad esempio quando un genitore presta del denaro a un figlio per l’acquisto di una casa) e, di conseguenza, non si intende riavere indietro gli interessi relativi al prestito concesso. Proprio questa è, in sostanza, la vera differenza tra un prestito infruttifero e un prestito di tipo classico: non c’è una scadenza di tempo ben precisa entro la quale restituire il denaro e non esiste un piano di ammortamento regolarizzato dalla presenza di interessi.
Nonostante ciò, il prestito infruttifero ha norme ben precise e determinati comportamenti da registrare e rispettare alla presenza di un notaio. Vediamo come.

Come regolamentare il prestito infruttifero

Ciò che è importante fare nel momento in cui un soggetto ricorre al prestito infruttifero è giustificare il passaggio di una somma di denaro, generalmente molto consiste, da un conto corrente ad un altro (come nel caso, sopra riportato, del genitore che presta denaro al figlio).
La prima cosa da fare, di  conseguenza, è garantire la formalizzazione del prestito, ovvero recarsi da un notaio e redigere una scrittura privata in cui le parti coinvolte forniscono tutte le informazioni relative al contratto di prestito infruttifero che stanno per concludere. Il documento da redigere è chiamato Contratto di Prestito e contiene tutti gli estremi del prestito. Non essendo prevista la restituzione degli interessi non è necessaria alcuna imposta di donazione. Al massimo, se il prestito infruttifero non supera il milione di euro, si potrebbe pagare l’imposta fissa di 168 euro.

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