In tempi di crisi economica, è bene sapere che taluni soggetti economici hanno il dovere di emettere scontrino fiscale manuale. Si parla molto spesso di dichiarazioni e pagamenti delle imposte come l’imposta sulle persone fisiche e l’IVA: nasce quindi il diritto-dovere del cittadino di richiede la ricevuta fiscale o lo scontrino, ma non tutti sanno in che occasione richiederli.
Scontrino fiscale manuale: chi deve emetterlo?
Lo scontrino fiscale manuale è un documento idoneo alla deduzione del costo, proprio come la ricevuta fiscale o lo scontrino fiscale emesso con l’ausilio di un apparecchio elettronico. Sono obbligati a compilare uno scontrino fiscale manuale i proprietari di attività economiche iteranti svolte su aree pubbliche, come piazze o strade.
Nella categoria, quindi, rientrano i commercianti dei mercati rionali, di bancarelle stagionali o venditori di prodotti tipici che non posseggono una sede stabile: per tutti questi soggetti vi è l’obbligo di emissione di uno scontrino e, qualora il titolare non possedesse una macchina elettronica per la registrazione dei corrispettivi, dovrà procedere alla compilazione di uno scontrino prestampato o manuale.
Lo scontrino fiscale manuale è obbligatorio qualora il commerciante non abbia superato le 4000 operazioni effettuate nell’arco dell’anno solare precedente: tale vincolo rappresenta anche la differenza tra questo documento e la ricevuta fiscale, che è obbligatoria per tutti gli altri soggetti.
Quali informazioni si trovano sullo scontrino fiscale manuale?
Per essere valido, su uno scontrino fiscale manuale devono essere presenti tutte quelle informazioni che per legge sono previste per lo scontrino “automatico”:
- la denominazione della ditta, comprensiva di ragione sociale oppure il nome e cognome del titolare dell’attività;
- il numero di Partita IVA;
- il valore del corrispettivo, rimborso, totale dovuto, a seconda della ragione di emissione dello scontrino;
- data e ora di emissione;
- il numero progressivo dello scontrino.