Cosa sono i derivati creditizi e come si comportano
Nel campo della finanzia, i derivati creditizi rappresentano una tipologia di soluzione davvero molto particolare. I contratti ad essi relativi, infatti, vengono stipulati con lo scopo di proteggere una certa attività dal rischio di credito che da essa deriva. In particolare, un soggetto acquista “protezione” da un altro soggetto che è disposto a vendergliene.
Per la precisione (e nei casi più diffusi), il “protetto” versa un compenso al suo “protettore”, il quale promette di provvedere ad un determinato pagamento nel caso in cui il primo incorra in situazioni spiacevoli quali il credit spread, le insolvenze o il default. Un terzo soggetto, ovviamente, stabilisce l’ammontare esatto del versamento in questione.
Le tipologie di derivati creditizi: il Credit Default Swap
Gli esperti del settore avranno certamente sentito parlare di quelle che sono le varie tipologie di derivati creditizi.
In particolar modo, a far parlare maggiormente di sé è l’ipotesi del Credit Default Swap, particolare categoria di derivati creditizi in cui il protetto versa somme fisse e periodiche, mentre il suo protettore elargisce un versamento in un’unica soluzione solo nel caso in cui si verifichi una situazione di rischio (credit event).
Oltre al Credit Default Swap, si possono poi contare altre tipologie di derivati creditizi quali il Credit Linked Note e il Total Return Swap.
Tre sono i contratti stipulabili in merito ai derivati creditizi
Per quanto concerne quelle che sono le differenti tipologie di contratto relative ai derivati creditizi possiamo citarne fondamentalmente tre.
La prima, per cominciare, prevede l’obbligo per il protettore di effettuare quanto previsto dal contratto stipulato a seguito di un evento finanziario ben preciso, chiamato credit event.
La seconda tipologia di contratto, invece, vuole che il protettore faccia quanto stabilito in base a delle variabili determinate dall’andamento del mercato del debito sottostante.
La terza tipologia di contratto per derivati creditizi, infine, prevede che sia il protetto che il protettore versino quanto generato dal debito sottostante e dai tassi di interesse di mercato.