Il ravvedimento operoso e le sanzioni per chi paga l’IMU in ritardo
Come abbiamo potuto leggere spesso, per chi paga l’IMU in ritardo sono previste sanzioni ben precise e talvolta piuttosto ingenti.
Ma prima di definire quali siano, esattamente, le multe applicate per chi paga l’IMU in ritardo, dobbiamo introdurre l’importante provvedimento che fa capo al nome di ravvedimento operoso.
A tal proposito, l’utente può regolare la sua posizione “ammettendo” l’eventuale ritardo prima di un eventuale accertamento fiscale (che, lo sottolineiamo, può avvenire in qualunque momento) e risparmiando qualcosa su quella che, normalmente, sarebbe la sanzione da applicare (pari esattamente al 30% dell’importo).
Detto ciò, vediamo a quanto ammontano per l’esattezza le sanzioni previste per chi paga l’IMU in ritardo (con e senza ravvedimento operoso).
Le sanzioni per chi paga l’IMU in ritardo
Come premesso, la sanzione applicata per chi paga l’IMU in ritardo è del 30% se il ritardo è successivo all’anno dalla scadenza o se l’irregolarità è rilevata da un accertamento fiscale.
Ricorrendo al ravvedimento operoso, invece, è possibile “risparmiare” qualcosa regolarizzando la propria posizione: entro 14 giorni dal termine ultimo di pagamento e pagando una sanzione dello 0,2% per ogni giorno di ritardo (più interessi); del 3% sull’importo totale (più interessi) entro 30 giorni; del 3,75% (più interessi) entro l’anno.
Fate dunque attenzione: pagare l’IMU in ritardo può costarvi parecchio
Le sanzioni applicate per chi paga l’IMU in ritardo (ma si avvale del ravvedimento operoso) sono dunque abbastanza clementi (generalmente, si parla di alcune decine di euro ma è normale che, in base all’importo finale dovuto dal contribuente, l’ammontare della sanzione varia).
Dopo l’anno di ritardo, invece, l’utente è sanzionabile del 30% e qui son dolori.
Detto ciò, meglio se evitiamo di pagare l’IMU in ritardo o, se proprio non abbiamo potuto farne a meno, “ammettiamo” la nostra mancanza e approfittiamo del ravvedimento operoso. Come avrete notato da quanto descritto nel paragrafo precedente, il risparmio è assolutamente garantito e permette al contribuente di evitare sanzioni pesanti in caso di accertamento fiscale.