C’è una massima che dice: “Non avrai una seconda possibilità di fare una buona prima impressione!”.
Anche se molti non lo vogliono ammettere ma la prima impressione influenza, consistentemente, il nostro grado di giudizio. Anche se si tratta di un incontro tecnico, dove il risultato è tangibile e non interpretabile, la decisione finale è sempre presa da un essere umano.
Quindi in un colloquio di lavoro i primi minuti sono importantissimi. I primi 2 minuti in particolare. Prima di vedere cosa fare in questi fatidici 2 minuti, capiamo perchè sono così importanti nel giudizio dell’esaminatore.
L’essere umano, per potersi difendere e per poter affrontare la vita nel migliore dei modi possibile, presenta, a livello inconscio, un sistema di sicurezza che giudica la persona che incontriamo per valutare se c’è un potenziale pericolo e se ci possiamo fidare. Ovviamente, questo sistema, varia l’intensità e la velocità del suo giudizio in base alle situazioni.
Nel caso di una conoscenza in un posto potenzialmente pericoloso, sono sufficienti 5 secondi per fare una valutazione, se fidarci o no. Nel caso di un colloquio di lavoro, dove il selezionatore è predisposto a valutare serenamente i candidati per poter trovare la risorsa adatta al suo committente, valuta la persona nei primi minuti. Da studi fatti, i primi 2 minuti sono fondamentali.
Cosa fare nei 2 minuti iniziali di un colloquio di lavoro?
Nei primi 2 minuti c’è la possibilità di presentarsi, si fare qualche convenevole, se l’esaminatore lo fa, e di iniziare a parlare di se stessi ( in funzione al lavoro ) o del proprio curriculum vitae.
Presentazione:
Nella presentazione ci sono 3 fattori da tenere ben presente:
- Come essere vestito
- Postura e movimenti
- Saluto e presentazione
Se vuoi fare una ottima prima impressione basta che tieni presente solo questi 3 aspetti della comunicazione.
1) Come essere vestito.
In maniera adeguata. Quello che moltissimi sottovalutano è che “l’abito fa il monaco”. Un esaminatore, per quanto aperto mentalmente, si lascia condizionare un po’ dall’aspetto dell’esaminato, è un atteggiamento umano e non pregiudicante.
La regola aurea è che bisogna andare vestiti bene, ma adeguati al luogo di lavoro. Ad esempio è inutile, a volte controproducente, andare in giacca e cravatta per un ruolo da operaio, invece è fondamentale presentarsi in tailleur per un posto di lavoro come segretaria o come front-office.
2) Postura e movimenti
Attraverso la postura e i movimenti comunichiamo molto più che con le parole. In maniera naturale bisogna avere una postura di serenità, sicurezza e anche di gioia se possibile. La postura deve apparire aperta ( non braccia incrociate, ma aperte a supportare la comunicazione ).
3) Saluto e presentazione
Il saluto, ovviamente, è importante. Attraverso il saluto è fondamentale comunicare sicurezza, entusiasmo e voglia di fare. Per farlo è necessario avere un tono della voce sufficientemente alto, sicuro e sereno; una stretta di mano buona ( evitare mani flosce o troppo decise, se si hanno le mani sudate asciugarsele prima di entrare ). Una buona espressione facciale con un bel sorriso e uno sguardo di interesse.
Conclusioni
Quando si va ad un colloquio di lavoro è importante non solo essere preparati, questa è la base, senza la quale difficilmente si può superare il colloquio, ma anche presentarsi in maniera corretta!