Contratti a chiamata pubblici esercizi: una nuova forma di lavoro, ancora più precaria rispetto ai contratti a progetto o alle ritenute d’acconto. I contratti a chiamata pubblici esercizi prevedono che i dipendenti pubblici siano sempre disponibili allo stesso modo in cui un cameriere deve esserlo sotto Natale: quando il lavoro aumenta, ecco scattare i contratti a chiamata pubblici esercizi. Questi tipi di lavoro generalmente riguardano servizi di data entry (cioè quanto i dipendenti pubblici devono creare sul PC un archivio dati), oppure quando i dipendenti pubblici a tempo indeterminato sono in ferie ed è necessario sostituirne qualcuno per tenere attivo il servizio. Insomma, il lavoro anche come dipendenti pubblici si fa sempre più precario, ma vediamo come funzionano i contratti a chiamata pubblici esercizi.
I contratti a chiamata pubblici esercizi nel lavoro
I contratti a chiamata pubblici esercizi sono sanciti dal decreto legge 368/01. Nel decreto legge, il lavoro e i relativi doveri scattano al momento della chiamata. A prescindere dal lavoro effettuato (cioè dal numero di ore), i dipendenti pubblici che lavorano con la formula dei contratti a chiamata pubblici esercizi hanno diritto ad un’indennità pari al 20% della retribuzione della giornata. Inoltre, se i dipendenti pubblici non sono disponibili in quel momento, devono motivarlo con un certificato medico e con la relativa visita fiscale. Il decreto legge prevede che, in caso di assenza senza motivo valido, i dipendenti pubblici perdano l’indennità e in varie cause in tribunale sono stati costretti a pagare il datore di lavoro come risarcimento danni per la mancata prestazione. Nei contratti a chiamata pubblici esercizi deve essere stabilito chiaramente durata e luogo di lavoro, disponibilità dei dipendenti pubblici, importi e modalità di retribuzione e di indennità, come il datore di lavoro intende procedere in caso di mancata prestazione. Senza questi punti, i contratti a chiamata pubblici esercizi sono nulli.
I contratti a chiamata pubblici esercizi: quando non valgono
I contratti a chiamata pubblici esercizi non valgono per società pubbliche in fallimento, con dipendenti pubblici in cassintegrazione o con riduzione di orari di lavoro.