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Il contributo unificato 2012

contributo unificato 2012Il contributo unificato 2012 è un contributo che gli italiani devono pagare all’avvio di una causa giudiziaria (sia civile che penale). Il contributo non va pagato allo stato solo se viene chiesto il giudizio di un soggetto imputato, senza richiesta di risarcimento o altro. per questo, il contributo unificato 2012 va pagato soprattutto per i servizi di causa civile, dove spesso trovano spazio le procedure di pignoramento. A pagare il contributo è chi avvia la pratica (quindi l’avvocato dell’accusa). Il contributo unificato 2012 può essere pagato più di una volta se vengono modificati i caratteri della questione:  cioè, se si chiede più o meno risarcimento e bisogna notificare la modifica dei servizi richiesti (in qualche caso si va a pagare la parte restante del contributo unificato 2012).

Il contributo unificato 2012 in tribunale

Gli italiani avranno a che fare con il contributo unificato 2012 praticamente ogni volta che ci sarà una causa civile. Infatti, lo stato prevede anche che, oltre al pagamento del contributo, la richiesta per avviare la causa debba avere alcuni dati, senza i quali il contributo pagato in contanti dagli italiani sarà nullo. Anzitutto, devono essere indicati in maniera completa non soltanto il richiedente e la persona citata in giudizio, ma, affinché il contributo unificato 2012 sia pagato regolarmente, devono figurare i numeri di fax e la posta elettronica certificata dei rispettivi avvocati, così come il codice fiscale dei due soggetti della causa. Se questi parametri non risultano nella richiesta con il contributo unificato 2012, il richiedente dovrà pagare il 50% in più del contributo in contanti. Nel caso la causa desse ragione al richiedente, il contributo unificato 2012 viene calcolato in base al risarcimento ottenuto e deve essere pagato allo stato e consegnato direttamente in tribunale.

Dove pagare il contributo unificato 2012

Il contributo unificato 2012  deve essere pagato in contanti. Ci sono due modi per pagare il contributo: in contanti presso le ricevitorie che offrono valori bollati, oppure tramite bollettino intestato alla tesoreria. Gli italiani, come al solito, non hanno che pagare i servizi.

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