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In cosa consiste il licenziamento disciplinare e come comportarsi

licenziamento disciplinare

Che cos’è il licenziamento disciplinare e quando può essere intimato?

Per licenziamento disciplinare (sia esso un licenziamento per giusta causa o un licenziamento per giustificato motivo soggettivo) si suole intendere quel provvedimento, preso dal datore di lavoro, a seguito di un comportamento grave o inadeguato da parte del lavoratore.

Informazioni e caratteristiche del licenziamento disciplinare

Nei dettagli, l’art. 7 dello Statuto dei lavoratori stabilisce che il datore di lavoro presenti per iscritto la sua contestazione (così come la decisione di procedere con il licenziamento) e che il lavoratore si difenda nelle modalità che più ritiene opportune (anche per iscritto, con o senza l’intervento del sindacato).

A tal proposito, è necessario che la contestazione di cui sopra venga presentata entro 5 giorni dalla sanzione.

Se le condizioni legiferate dall’art. 7 dello Statuto dei lavoratori (e poc’anzi descritte) non vengono rispettate, il licenziamento disciplinare può essere giudicato nullo.

Stessa cosa accade se il giudice decide per l’applicazione dell’articolo 18 del summenzionato Statuto (in questo caso, infatti, il lavoratore viene tutelato da un eventuale licenziamento illegittimo, sia esso ingiustificato, privo di adeguata comunicazione o discriminatorio).

Come ci si deve comportare in caso di licenziamento disciplinare, quale prassi è necessario adottare e come ci si può difendere da un licenziamento illegittimo

In caso di licenziamento disciplinare, il lavoratore deve comunicare al datore, entro un determinato periodo di tempo (massimo 60 giorni), la contestazione del licenziamento disciplinare.

Fatto ciò, sono previsti altri 6 mesi (circa) di tempo per depositare il ricorso e procedere come da prassi (maggiori informazioni sono fornite dal legale a cui ci si rivolgerà per impugnare la causa di contestazione).

Per il datore di lavoro, procedere al licenziamento disciplinare di un suo lavoratore è un passo estremamente delicato. Le cause alla base del provvedimento, infatti, devono essere accettabili e fondate, pena l’applicazione di penalità piuttosto pesanti per il datore di lavoro che ha intimato un licenziamento illegittimo.

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