Il gestionale SAP: qualche utile informazione in merito
Se avete oggi pensato di leggere quanto segue, è forse perché, più di una volta, vi sarà capitato di sentir nominare il gestionale SAP (l’ERP) e, non riuscendo a capire di cosa si trattasse, vi sarete chiesti e interrogati sul suo significato.
A tal proposito, spiegheremo di seguito, o quanto meno ci proveremo, cosa si intenda per gestionale SAP, in cosa consista un ERP, a cosa serva esattamente e da quali tratti (peculiari) sia caratterizzato.
Ovviamente, per altri dettagli e informazioni in merito, vi esortiamo a contattare un esperto del settore.
Che cos’è il gestionale SAP e a cosa serve?
Coloro che per lavoro si occupano di gestione aziendale troveranno molto utile, se non indispensabile, il summenzionato gestionale SAP. Tra i tanti prodotti SAP, ovviamente, ci riferiamo all’ERP e, a proposito di un ERP, possiamo leggere su Wikipedia.org: “Enterprise resource planning (letteralmente “pianificazione delle risorse d’impresa”, spesso abbreviato in ERP) è un sistema di gestione, chiamato in informatica sistema informativo, che integra tutti i processi di business rilevanti di un’azienda (vendite, acquisti, gestione magazzino, contabilità etc.).
Con l’aumento della popolarità dell’ERP e la riduzione dei costi per l’ICT (Information and Communication Technology), si sono sviluppate applicazioni che aiutano i business manager ad implementare questa metodologia nelle attività di business come: controllo di inventari, tracciamento degli ordini, servizi per i clienti, finanza e risorse umane”.
Ma continuate a leggere per ulteriori dettagli e informazioni sul gestionale SAP.
Caratteristiche del gestionale SAP
A proposito delle caratteristiche del gestionale SAP, riportiamo ancora quanto trovato su Wikipedia.org a proposito delle caratteristiche dell’Enterprise resource planning.
Dunque:
“I sistemi ERP tipicamente sono caratterizzati da tre fattori:
- Un database comune per tutte le applicazioni, in tal modo non ci sono problemi di aggiornamento dei dati, esattamente come nei sistemi a isole.
- Una struttura modulare, ciò consente una grande interoperabilità tra i gruppi funzionali. Consente inoltre all’impresa di decidere quale strategia utilizzare ovvero la così detta ‘one shop stop’ che consiste nel comprare tutti i moduli di un unico venditore oppure la strategia ‘best of breed’ che consiste nel scegliere il modulo dal miglior produttore.
A seconda della funzione si possono distinguere le seguenti classi:
Moduli ‘cross-industry’ ovvero moduli la cui funzione è interaziendale, un esempio sono i moduli per la contabilità.
Moduli ‘industry’, ovvero pacchetti indirizzati alla specifica funzione considerata, un esempio può essere un programma per la progettazione dei tergicristalli, in un’apposita industria.
Moduli ‘extended’ ovvero moduli che non appartengono alla versione di base, un esempio sono i CRM (customer relationship management) e i SCM (supply chain management).
- Un approccio prescrittivo, questo tipo di approccio favorisce la Business Process Reengineering (BPR), inoltre inverte il solito paradigma del programma che si adatta alla funzione”.
(l’immagina allegata ha il solo scopo di illustrare l’articolo)